E’ il maltrattamento, anche nel 2017, il reato più contestato contro gli animali in Italia, con il maggior numero di indagati e con casi di zoocriminalità minorile; le corse clandestine e il traffico di cuccioli sono invece tra le prime emergenze zoomafiose. E’ quanto emerge dal Rapporto Zoomafia 2018 ‘Crimini e animali’, redatto da Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lav.
Nel 2017 è stato aperto un fascicolo ogni 55 minuti per reati a danno di animali, e una persona è stata indagata ogni 90 minuti circa, secondo i dati forniti alla Lav da 115 Procure Ordinarie e 25 Procure presso i Tribunali per i Minorenni (pari all’83% di tutte le Procure del Paese). Nella geografia dei reati, la Procura di Brescia si conferma quella con più procedimenti per reati contro gli animali nel 2017 – 527 con 387 indagati – con oltre la metà per reati legati alla caccia. “È noto – sottolinea Troiano – che la provincia di Brescia rappresenta l’hotspot del bracconaggio più importante d’Italia”. (ANSA)
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