“Il rafforzamento dell’Europa dipenderà dal rilancio politico e istituzionale dell’Italia, dalla definizione del suo ruolo strategico nel Mediterraneo, dove è sempre stata protagonista”, dichiara l’europarlamentare milanese Stefano Maullu per introdurre il convegno “Tra Trump e Putin, il ruolo strategico dell’Italia in Europa e nel Mediterraneo”, in programma giovedì 19 luglio alle 18.30 a Palazzo delle Stelline a Milano.
Dopo il vertice NATO e l’incontro tra Trump e Putin, tenutosi pochi giorni fa ad Helsinki, la necessità di accelerare la riforma dell’Europa appare più urgente che mai. E di fronte alle dichiarazioni di Donald Trump, che ha definito l’Ue “un nemico”, l’Europa dovrà riflettere profondamente anche sulla scelta dei suoi interlocutori, sulla scelta dei partner strategici che l’accompagneranno durante il processo di rinnovamento e di profondo cambiamento che – auspicabilmente – caratterizzerà i prossimi anni della storia europea. Secondo Stefano Maullu, membro della delegazione Ue-Russia al Parlamento Europeo, la trasformazione dell’Europa potrà avvenire soltanto con la riaffermazione del ruolo politico dell’Italia in Europa e nel Mediterraneo e con un rilancio delle relazioni con la Federazione Russa.
“A tutti quelli che vorrebbero un’Europa debole – spiega Stefano Maullu – noi rispondiamo con convinzione ‘Prima l’Europa, prima gli europei’. Per tornare protagonista, l’Europa ha assolutamente bisogno di un’Italia forte e propositiva, come lo è stata a Sigonella e a Pratica di Mare. Il nostro Paese ha tutte le carte in regola per tornare ad essere il baricentro della politica europea: per farlo, bisognerà promuovere una riforma profonda della macchina europea, in modo che l’Europa possa tornare a promuovere una politica condivisa sul Mediterraneo, con l’Italia assoluta protagonista. L’Europa e l’Italia devono riannodare i loro rapporti plurisecolari con la Russia, un alleato strategico anche dal punto di vista della lotta al terrorismo – osserva Maullu – In questi ultimi anni, purtroppo, abbiamo assistito all’aumentare della russofobia e dei sentimenti anti-russi, anche da parte della stessa Italia. L’approccio da utilizzare con Mosca è completamente diverso: bisognerebbe recuperare lo spirito di Pratica di Mare, quando l’Italia riuscì nell’impresa di avvicinare la Russia e la NATO per una proficua cooperazione contro il terrorismo. Un progressivo riavvicinamento tra l’Italia e la Russia potrà rappresentare il primo passo per il rilancio italiano in Europa, per rafforzare il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo”.
Al convegno, moderato da Marco Gombacci di European Post, prenderanno parte anche Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes, Gianandrea Gaiani di Analisi Difesa, il giornalista de Il Giornale Gian Micalesin, Matteo Carnieletto de Gli Occhi della Guerra, lo specialista di political risk Francesco Galietti e Andrea Mascaretti del Centro per lo Sviluppo Sostenibile. Dopo il convegno, promosso anche da Geopolitica.info e da BeGlobal.it, è previsto un piccolo rinfresco gratuito aperto al pubblico.
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