Governo rende obbligatori gli allarmi. Prisco e Zaffini (Fratelli d’Italia): «Nel 2011 a Passignano morì un bimbo di 11 mesi»
«Se grazie alla proposta di Fratelli d’Italia si salverà la vita anche a un solo bambino significa che il nostro impegno politico è stato ben investito». Così il deputato Emanuele Prisco e il senatore Franco Zaffini soddisfatti per l’iniziativa del governo di rendere obbligatori i sensori che impediscono di dimenticare i bambini in auto. Spiegano in una nota congiunta i parlamentari umbro: «L’iniziativa era stata sottoposta al premier Conte dalla presidente del partito, Giorgia Meloni, nel colloquio avuto all’inizio del mandato e sembra che l’esecutivo ci abbia ascoltato e intenda realizzarla». Pochi giorni dopo il loro insediamento Prisco e Zaffini avevano presentato a Montecitorio e a Palazzo Madama una proposta di legge per rendere obbligatoria l’installazione, nei seggiolini, di strumenti di allarme salva bebè per evitare che potessero ripetersi i drammi dei bambini dimenticati in auto dai genitori. «Misure – le aveva definite gli esponenti di FdI – a sicurezza del bambino e in ausilio ai genitori. Con il caldo estivo – concludono Prisco e Zaffini – una dimenticanza del genere da parte di un adulto può diventare fatale come, purtroppo, le cronache hanno raccontato anche in Umbria a Passignano sul Trasimeno quando nel 2011 morì un bimbo di appena 11 mesi».
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Quando ci si abitua ad affidarsi alla tecnologia, questa deve essere infallibile difronte ad un problema così importante, diversamente potrebbe peggiorare la situazione.
Quando puntiamo la sveglia per recarci al lavoro la mattina, se per caso la batteria si scarica o la sveglia si guasta, l’inconveniente è quello di arrivare in ritardo.
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