Ieri a partire dalle 18 si è tenuto nella sede di Emit Feltrinelli in piazzale Cantore 10 il quinto incontro pubblico sulla riapertura dei navigli, dedicato in particolare al tratto E. Conca di Viarenna, di 260 metri, che va da via Marco D’Oggiono fino alla Darsena, lacui riapertura consentirebbe il ripristino del funzionamento idraulico della conca. All’incontro, coordinato da Andrea Pillon, oltre a decine di residenti e ai protagonisti del progetto, era presente l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data Lorenzo Lipparini, che ha dichiarato: «Questo non è un intervento nostalgico, ma è pensato e studiato su un’ipotesi di sviluppo che va nel senso di una maggiore sostenibilità, che diventi un’infrastruttura utile per il benessere dellacittà e del suo sviluppo futuro, in modo tale che i benefici di questo progetto ripaghino un investimento di questo tipo». Sebbene infatti dalpunto di vista dell’amministrazione fossero già previsti progetti di ripristino delle conche, questo progetto si inserisce come tassello nella vasta scala dei canali e delle via d’acqua lombarde. «C’è inoltre una tematica di risistemazione idraulica del sottosuolo milanese.» Ha sottolineato l’assessore, riferendosi al ripristino della conca di navigazione, «abbiamo infatti in progetto di separare le acque del Seveso da quelle della Martesana». Attraverso le nuove infrastrutture idraulicheil naviglio della Martesana non dovrebbe quindi più entrare in contatto conle acque del Seveso mantenendosi incontaminato.
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