Un blitz è partito nelle prime ore di questa mattina nella zona della stazione ferroviaria Rogoredo, con un massiccio controllo del territorio effettuato dai Carabinieri del Comando Provinciale e dalla Polizia Locale di Milano.
Una trentina di carabinieri insieme ad altrettanti agenti della Polizia Locale di Milano, di cui 2 unità cinofile, coadiuvati da un elicottero del 2° Elinucleo di Orio al Serio, hanno focalizzato la propria attenzione sull’area tristemente nota come il “boschetto della droga”, zona impervia e frequentata da tossicomani, spacciatori e sbandati senza fissa dimora.
Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale ha voluto formulare i propri complimenti alle forze dell’ordine “per i loro puntuali controlli in una delle zone più difficili di Milano, il “boschetto della droga” di Rogoredo. Come tutti sanno, l’area è un importante snodo per lo spaccio di sostanze stupefacenti provenienti da ogni parte della Lombardia e d’Italia” “Eppure, – sottolinea l’esponente azzurro – non basta limitarsi ai confini del boschetto: pusher e malviventi hanno esteso da tempo la loro zona d’influenza. Durante un sopralluogo effettuato a inizio anno assieme agli amici del comitato Voci di Santa Giulia, ho appreso che la rete si è allargata alle vie Orwell, Medici del Vascello e Pestagalli, per tacere dell’ex Chimici. Per sanare davvero la situazione – conclude l’esponente azzurro – è necessario effettuare controlli capillari nelle zone critiche, avviando un dialogo con i tanti comitati di quartiere che ben conoscono la realtà della loro zona”.
Gli fa eco Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale di Forza Italia, “Questa mattina carabinieri e polizia locale sono intervenuti sull’area del famigerato boschetto dell’eroina a Rogoredo: bene così” – dichiara – “I residenti da tempo chiedono la liberazione dell’area finita nelle mani di spacciatori nordafricani e tossici da tutto il nord Italia: l’area va bonificata e consegnata ai cittadini, le passeggiate peraltro tardive del sindaco Sala non servono a nulla. Servono inoltre presidi fissi delle forze dell’ordine e della polizia locale e l’installazione delle telecamere per contrastare gli spacciatori.
Ricordo, tra l’altro, la dichiarazione dell’ex assessore alla sicurezza dopo un blitz del novembre 2016: “Contiamo di continuare con nuovi interventi ed entro fine gennaio 2017 di aver ripulito totalmente il boschetto”. Da quelle promesse il nulla assoluto
Bisogna inoltre segnalare all’amministrazione che a due passi dal boschetto c’è l’edificio “Ex chimici” occupato da immigrati e pusher come ho potuto constatare in diversi sopralluoghi. Cosa si aspetta a sgomberarlo e metterlo in sicurezza visto che si trova in mezzo ai condomini del quartiere?”
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