Ah…se ci fosse il bon ton in periferia…devono aver pensato Pisapia quattro anni fa e oggi Sala e Majorino. Se l’eleganza nel dire e nel gestire sostituisse la rabbia, la protesta e l’indignazione già si potrebbe avere un dialogo più costruttivo. Perché nelle periferie c’è un bisogno disperato di bon ton, di gesti pacati e voce suadente…E Lina Sotis è la persona giusta, il consulente ottimale: sa irradiare bon ton quasi fosse una luce, ha le conoscenze radical chic più opportune per chiedere fondi, avendo sempre frequentato salotti buonissimi e, infine non conoscendo le periferie, può prefigurare aria fritta con tenera persuasione.
Già Pisapia aveva arruolato madame Sotis per “aumentare la coesione sociale della comunità cittadina” e per “individuare l’identità culturale dei quartieri”. E Majorino aggiunge che l’incarico «deve dare supporto ad attività di indirizzo dell’assessore in merito al coordinamento del finanziamento di progetti nei quartieri decentrati da parte delle imprese milanesi». Rimane fermo, comunque che nulla si può fare di utile se non si capisce un quartiere: quali siano le origini, quali gli eventuali valori identitari, quali le criticità, quali le aspirazioni urgenti, quali i disagi emergenti. Scrive Paola, una lettrice
“ Caro Direttore,
ti ho inviato queste foto per sollecitare Lina Sottis ad intraprendere lezioni di Bon Ton a San Siro. Non ho fotografato tutto il resto. Forse i giovani Sud Sahariani, incaricati da Sala, per pulire, ascoltare e riferire il nostro disagio, potranno sostituirla? Ti auguro tanto bene”
Ed è una sintesi di quanto inadeguate siano le soluzioni di Sala e compagnia bella: dimostrano che della periferia non sanno nulla, che non hanno una visione né a breve né a lunga scadenza, che sostituiscono alla concretezza il pressapochismo del fare qualcosa pur di far vedere che comunque qualcosa fanno.
Lina Sotis che viene dalla zona di via Manzoni, insegnerà a combattere l’occupazione abusiva con il bon ton, a saltellare con grazia dove ci sono le buche o i rifiuti ammassati, a rispettare il galateo quando si mangiano le tre cose del pacco dato dal parroco? O farà tavoli di riflessione per decidere il da farsi?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano