A centocinquant’anni dalla nascita, dal 12 ottobre al 22 dicembre le Gallerie Maspes (via Manzoni, 45) e le Gallerie Enrico (via Senato 45) due tra i più importanti poli per l’arte dell’Ottocento, celebrano Giuseppe Pellizza da Volpedo, nella città che ospita i suoi maggiori capolavori: Fiumana, alla Pinacoteca di Brera e il Quarto Stato al Museo del Novecento, immagine iconica delle battaglie sociali del secolo scorso.
L’esposizione è la prima personale a Milano dopo un secolo – l’ultima era stata organizzata nel 1920 alla Galleria Pesaro, esposizione durante la quale il celebre Quarto Stato venne acquistato a favore delle Civiche Raccolte grazie a una sottoscrizione pubblica – presenta alcune tra le sue opere più famose, provenienti da collezioni pubbliche e private, in grado di ripercorrere i temi più significativi della sua cifra stilistica.
In particolare, le rassegne offriranno una panoramica della produzione del pittore piemontese nel ventennio tra il 1887 e il 1907, dai ritratti e dalle nature morte del primo periodo ai bellissimi paesaggi dell’ultimo, passando per i celebri quadri di denuncia sociale.
Alle Gallerie Maspes, la sezione dal titolo Pellizza da Volpedo. Oltre l’immagine, presenta una selezione di opere dell’artista arricchita da una serie di analisi diagnostiche effettuate sui dipinti, che permetteranno di leggere le opere da un nuovo punto di vista.
Durante la mostra verranno presentati i risultati delle indagini non invasive come radiografia, riflettografia e infrarosso condotte su un importante gruppo di quadri da Thierry Radelet, autore degli studi sul celebre Quarto Stato. Per la prima volta sarà possibile esaminare scientificamente e con tecnologie all’avanguardia un fitto corpus di tele eseguite dal pittore, così da studiarne e comprenderne il modus operandi e l’evolvere della sua tecnica nel corso della carriera. L’allestimento prevedrà l’inserimento della radiografia del Quarto Stato a grandezza naturale, per meglio far comprendere quanto questi studi possano riportare alla luce aspetti nascosti delle opere e della loro storia, come disegni preparatori o pentimenti, nonché la tecnica usata per la loro realizzazione.
Il percorso espositivo prosegue alle Gallerie Enrico con Pellizza da Volpedo. Divisionismo e divisionisti, proponendo una serie di opere del piemontese in dialogo con capolavori di maestri del Divisionismo quali Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Cesare Maggi, Emilio Longoni, Carlo Fornara, Vittore Grubicy, Gaetano Previati e Plinio Nomellini. Pellizza da Volpedo al pari di Giovanni Segantini, si rese protagonista di una straordinaria stagione artistica, idealmente iniziata con la Prima Triennale di Brera del 1891, fautrice di un linguaggio pittorico innovativo, vincolato a un modello scientifico, capace di esprimere i cambiamenti sociali e culturali dell’epoca attraverso la stesura del colore diviso.
Bibliografia
Giuseppe Pellizza nasce il 28 luglio 1868 a Volpedo (AL). Nell’autunno del 1883 si trasferisce a Milano, dove visita spesso lo studio del pittore Giuseppe Puricelli. Nel gennaio dell’anno seguente si iscrive all’Accademia di Brera, dove frequenta i corsi di disegno, prospettiva e chiaroscuro, ottenendo varie segnalazioni e premi. Nel 1884, sempre a Milano, studia alla Scuola superiore d’arte e nel 1885 è presente per la prima volta all’annuale esposizione di Brera. L’anno seguente sperimenta l’acquaforte e la litografia alla Famiglia Artistica. Nel 1887 decide di recarsi a Roma all’Accademia di San Luca. Insoddisfatto del livello degli insegnanti accademici, nel gennaio 1888 si trasferisce a Firenze per seguire le lezioni di Giovanni Fattori all’Accademia di Belle Arti. Conosce Silvestro Lega e Telemaco Signorini, che lo portano a conoscere i principi della pittura di macchia e dello studio dal vero. Nel 1888 decide di frequentare l’Accademia Carrara di Bergamo dove segue gli insegnamenti di Cesare Tallone. Verso la fine del 1890 si reca a Genova per iscriversi all’Accademia Ligustica: al soggiorno genovese risale l’esecuzione di alcune marine eseguite tra Sturla e Quarto. L’ambiente non lo soddisfa, decide di fare rientro definitivamente a Volpedo. Nel 1892 all’Esposizione Colombiana di Genova, dove vince la medaglia d’oro con la grande tela dal titolo Mammine, incontra Nomellini, già seguace del Divisionismo, che lo incoraggia a seguire questa nuova tecnica pittorica al fine di conferire una maggiore luminosità alle sue opere. Tali incoraggiamenti sono ben accolti, al punto che nel 1893 inizia a sperimentare la tecnica divisionista. Nell’ultimo decennio dell’800 espone a Firenze, Milano, Venezia, Roma, Torino e San Pietroburgo e stringe amicizia con Segantini e Morbelli. Nel 1901, dopo aver partecipato alla IV Triennale di Milano, all’Esposizione Universale di Parigi ed essere stato premiato con la medaglia d’oro all’Esposizione di Monaco di Baviera, porta a compimento il quadro Il Quarto Stato. Il dipinto è inviato alla Quadriennale di Torino del 1902, senza ottenere i riconoscimenti sperati. Nel 1906 espone alla Società Amatori e Cultori delle Belle Arti di Roma e all’Esposizione Internazionale di Milano. Nel febbraio 1907 muore il figlio terzogenito poco dopo essere nato. Al parto non sopravvive neanche la moglie Teresa. Provato nel profondo da tali perdite, il mattino del 14 giugno 1907 decide di togliersi la vita impiccandosi nel proprio studio di Volpedo.
Gallerie Maspes (via A. Manzoni, 45) e Enrico Gallerie d’Arte (via Senato, 45)
12 ottobre – 22 dicembre
Inaugurazione: giovedì 11 ottobre, ore 18.00
Orari: da martedì a sabato 10.00-13.00; 15.00-19.00 (ultimo ingresso, ore 18.30) – Aperture straordinarie: 1 e 2 novembre, 7 e 8 dicembre
Ingresso libero – Catalogo: coedizione Gallerie Maspes e Gallerie Enrico
Info: Tel. 02.62695107; info@galleriemaspes.com Tel. 02 87235752; galleria@enricogallerie.com
Siti internet: www.galleriemaspes.com; www.enricogallerie.com
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.