Un grave episodio di cronaca a Milano: un uomo di 28 anni, un marocchino, è stato accoltellato alla gola mentre si trovava per strada. L’episodio è avvenuto in via Guido Ucelli di Nemi a Ponte Lambro, estrema periferia Est di Milano. Potremmo dire l’ennesino episodio, purtroppo, perché la violenza nelle strade di Milano è quasi una consuetudine quotidiana. La vittima è un irregolare.
E’ stato trovato riverso a terra, sanguinante. Tempestivamente soccorso dal personale sanitario del 118 è stato trasportato in gravi condizioni al Policlinico. Non sarebbe in pericolo di vita: i medici sono ottimisti. La vittima ha precedenti per spaccio. Si presume sia stato un regolamento di conti.
“Un marocchino di 28 anni, irregolare e con precedenti per droga, è stato accoltellato alla gola in via Uccelli di Nemi l’altra sera tardi. Forse un regolamento di conti, ma quello che è certo è che a Ponte Lambro, dalle parti del maxi complesso ideato da Renzo Piano, girano solo delinquenti. Un paio di settimane fa un occupante abusivo dell’edificio abbandonato ha aggredito i due vigili che in seguito a un controllo lo stavano trasferendo al comando più vicino. La situazione in via Uccelli di Nemi è assolutamente fuori controllo: il Comune batta un colpo. Ieri per poco non ci è scappato il morto, in futuro chissà, se le cose rimarranno così”. Così Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale di Forza Italia.
“Ancora una volta le periferie di Milano sono teatro di episodi degni di Caracas: regolamenti di conti, accoltellamenti, ambienti legati allo spaccio di droga” afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, in riferimento all’aggressione ai danni di un marocchino di 28 anni “Di fronte a questo scenario desolante, l’unica risposta che Palazzo Marino è riuscita a elaborare consiste in uno sfarzoso progetto di riqualificazione dell’area, a cura dell’archistar Renzo Piano con il supporto della Fondazione Bloomberg (dal nome dell’ex sindaco di New York Michael Bloomberg). La sinistra – conclude Comazzi – scenda dalla sua torre d’avorio e pensi a garantire la sicurezza dei cittadini: più controlli, maggiore presidio delle zone critiche e collaborazione con i comitati di quartiere.”
Anna Ferrari
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