A Viterbo organizzano un corteo antirazzista (il primo di una lunga serie) perché siamo invasi dai razzisti che si nascondono nelle persone che mai diresti siano razziste. Perché hanno votato quel razzista fascistoide di Salvini, perché questa destra non conosce l’umanità, perché il razzismo è un vulnus che crea violenza, perché i migranti, pecorelle smarrite, sino vittime di una insensibilità diffusa, perché essere razzista è paura del diverso, perché.. A fronte di una panna montata galoppante vengono ingigantiti e falsati episodi di ordinaria criminalità, con l’amplificatore di intellettuali, politici, cantanti, giornali. Di sinistra, naturalmente. Una capacità di enfatizzare i fatti sottraendo la realtà ad una visione obiettiva che solo a sinistra sanno fare così bene. Ora, che qualche fanatico stupido esista, non c’è dubbio, ma che si generalizzi fino a far diventare il razzismo un’emergenza, sembra proprio una montatura. Salvini, attaccato da più parti, ha messo in chiaro che i crimini commessi dagli immigrati sono “l’unico vero allarme reale contro cui da ministro” sta combattendo. Solo negli ultimi tre giorni, nel silenzio generale, la polizia ha infatti arrestato 95 extracomunitari, mentre altri 414 sono stati denunciati. “Di certo – conclude – l’immigrazione di massa permessa dalla sinistra negli ultimi anni non ha aiutato, per questo sto lavorando per fermare scafisti e clandestini”. Ma molti cittadini viterbesi devono pensarla come Salvini, perché al sit-in contro il razzismo erano presenti 13 manifestanti che, nella foto ufficiale del Pd, sembra sia una folla per l’abilità del fotografo.
Ma, riferisce il Giornale, qualcuno, ha immortalato il momento dall’alto. E lo scatto mostra una piazza completamente vuota, arredata solo con 13 manifestanti. “Manifestazione del Pd a Viterbo – scrive il ministro dell’Interno su Facebook – Quando un’immagine vale più di mille parole (Emergenza “razzismo”, dove???)”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano