La Lez / AreaB trionfo dei talebani anti auto
Low emission zone, detta pure area B, è il provvedimento con cui il Comune vuole progressivamente vietare l’ingresso in citta ai diesel, ai vecchi motorini e ai camion lunghi piu di 12 metri.
È una ingiustizia per chi non può permettersi di comprare auto nuove, una privazione della libertà di movimento per cittadini di Milano e hinterland, dove tra l’altro la città metropolitana ha tagliato il Trasporto Pubblico.
E’ una decisione che penalizza le imprese e il commercio di Milano che dovranno sottostare anticipatamente ad alcune regole di Regione Lombardia.
Sotto il profilo metodologico il provvedimento fa acqua da tutte le parti. Perché si considera piu inquinante un diesel euro 6 rispetto a un auto benzina euro4?
Perché mettere in piedi un gigantesco e costoso meccanismo di controllo per abbattere del 20% lo smog prodotto dalle auto che a loro volta rappresentano il 44% delle emissioni? Cioè tutti questi danni all’economia e al lavoro per eliminare il 9% delle emissioni?
C’e poi l’aspetto della complicazione della vita per i cittadini. Orientarsi nella giungla delle deroghe e dei divieti richiederà una laurea! Pensate che per entrare in area B e godere di eventuali ingressi contingentati bisognerà scrivere al Comune. Ognuno dei possessori dei mezzi sotto limitazione dovrà, il giorno prima, comunicare al Comune che intende usare l’auto o la moto. Sembra scritto da Orwell e complicherà la vita alle generazioni non digitalizzate.
Peraltro la sinistra è divisa tra chi ha scritto queste norme e talebani anti auto che vogliono chiudere la città subito a tutti i diesel, togliere le deroghe, e applicare area b pure il Sabato.
Nella riunione di Commissione di ieri ho chiesto: 1 avere i dati precisi delle varie classi di auto che entrano in città (come si fa a decidere senza?). 2 Avere un organismo terzo che certifichi la dannosità dei Diesel 3 non creare disparità fra lombardi e milanesi.
Occorre prepararsi a una battaglia politica e culturale
Chiediamo, per le sue implicazioni di bilancio, economiche e sociali, di decidere la Lez / Area B in Consiglio e non in Giunta.
Vogliamo disporre prima di tutto dei dati relativi a costi, numero di auto appiedate, pareri terzi su efficacia dei Fap in città e sulla dannosità delle emissioni degli euro 6 diesel.
Fondamentale, oltre all’attivismo dei consiglieri di opposizione, anche quello che sapranno contrapporre categorie e semplici cittadini.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
suggerirei, inoltre, una lettura attenta di questo articolo nel quale si mette in discussione con dati, numeri e prove le cifre indicate dal comune. molto interessante, a mio avviso: https://www.partecipami.it/infodiscs/view/31301
saluti
Ma Fabrizio… cosa vuoi commentare!!!!
Ma questa giunta da chi è composta??? Ma stiamo parlando di Milano, il cuore pulsante dell’intero sistema Italia e se nn lo capiscono indire un referendum cittadino e vediamo.
Tanto durano ancora poco
La linea politica della Giunta Arancione è ben nota : per loro gli autoveicoli a motore vanno semplicemente eliminati.
La loro visione della circolazione in città è esclusivamente pedonale, ciclistica e sui mezzi pubblici comunali.
E’ una visione paranoica che dimentica come la circolazione a motore stia alla base dello sviluppo avuto dall’umanità a partire dal ‘900.
Tuttavia i “sinistrati” hanno buone ragioni dalla loro parte, tra cui le sanzioni europee per lo sforamento dei limiti di inquinamento nelle nostre città, tra cui Milano, ma non solo.
Abolire le auto, partendo dai diesel, contro i quali è in corso una vera e propria guerra, anche fuori Italia, è un primo passo.
Non importa che poi il solo inceneritore AMSA di Figino scarichi sulla città tonnellate di inquinanti : rispetta le norme, che sono espresse in percentuale. Significa che se le polveri sottili non debbono superare, che so, 10 ppm, poco importa il valore assoluto, se cioè scarico in una zona ristretta una tonnellata o 100 tonnellate al giorno di aria inquinata.
Ma non è così : il valore assoluto CONTA ! Se una sola auto diesel fortemente inquinante circolasse per Milano al posto di 5000 auto diesel meno inquinanti, il suo contributo all’inquinamento complessivo sarebbe irrilevante.
PERCIO’ :
1. E’ vero che abbiamo un problema di inquinamento dell’aria, NON perché in assoluto l’aria sia irrespirabile (60 anni fa saremmo dovuti morire tutti asfissiati !) ma perché ci siamo dati tolleranze più restrittive.
2. NON è vero che abbiamo gli elementi per determinare selettivamente i contributi delle singole fonti, e tuttavia studi SERI hanno mostrato che i picchi di inquinamento si manifestano durante la stagione invernale, col riscaldamento A GAS acceso negli stabili.
3. Abbiamo tuttavia un problema di TRAFFICO in entrata ed uscita da Milano, sia di automezzi privati che commerciali, che inquina, anche, ma congestiona la città, prima di tutto, rendendo difficile a tutti la circolazione e la sosta.
4. Abbiamo un parco macchine di residenti milanesi immenso, che si trovano FERME lungo le strade, ed incrementano la circolazione alla ricerca della sosta, oltre a restringere le carreggiate, rallentando quindi il traffico ed aumentando l’inquinamento.
Questo parco macchine va TOLTO dalle strade e custodito in aree di sosta apposite, sotterranee, in superficie e sopraelevate, COME IN ALTRI PAESI EUROPEI !
TROPPO FACILE REPRIMERE, SENZA ALCUNA SERIA POLITICA IN POSITIVO, che richiede investimenti e fantasia.
Questa occhiuta Giunta luddista, ignora o fa finta di ignorare che il 50% dell’inquinamento a Milano dipende dal riscaldamento che è Euro 0.
Il traffico “pesa” per il 30%.
Se fosse dotata di buon senso ed intelligenza, la suddetta che cosa dovrebbe fare, a fronte di questa realtà ?
rottamare e aiutare con incentivi il cambo delle caldaie tutto il resto e’ noia