Secondo fonti ufficiose, sarebbe stata la capotreno del convoglio delle 12.20 diretto ieri da Milano a Cremona a fare l’annuncio shock sugli “zingari”, invitati a scendere “alla prossima fermata, perché avete rotto i c..”. A questa conclusione sarebbe giunta l’indagine interna avviata da Trenord. I possibili provvedimenti che potrebbero essere presi a fine inchiesta coprono tutta la gamma prevista dal contratto di lavoro, dal richiamo verbale, alla sospensione, al licenziamento. L’indagine interna di Trenord è ancora in corso.
“Invece di preoccuparsi per le aggressioni a passeggeri, controllori e capitreno, qualcuno si preoccupa dei messaggi contro i molestatori… #Viaggiaresicuri è una priorità!”. Lo scrive di twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini sul messaggio diffuso attraverso l’altoparlante da una dipendente di Trenord sul treno Milano-Cremona-Mantova che invitava a non dare monete ai molestatori e gli “zingari a scendere perche hanno rotto i c...”.
“Il personale di Trenord è esasperato dalle continue violenze da parte di bande di nomadi, immigrati e clandestini“. Così Riccardo De Corato, Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia “Basta ricordare l’episodio del controllore a cui è stato tagliato un braccio e le continue aggressioni subite dai controllori. Ormai chiedere un biglietto è diventata una sfida. Per fare solo un esempio nella tratta Milano-Lecco nel 2017 sono stati 224 gli eventi, tra aggressioni e minacce al personale. L’annuncio incriminato fatto dalla dipendente di Trenord – conclude – va contestualizzato in questo scenario“.
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