C’è un deputato PD che vuole essere collaborativo per sbloccare il nodo-Presidente della Rai e s’impegna ogni giorno a proporre un nome, naturalmente equidistante dalla politica, onesto intellettualmente, conoscitore esperto delle dinamiche della televisione. E’ Michele Anzaldi che sull’Huffington Post lancia il suo proposito. E naturalmente da uomo di sinistra e PD doc è sicuro che le sue valutazioi siano le migliori possibili, che non ci sia alcunché da eccepire sui suoi ragionamenti, che, insomma, i suoi suggerimenti siano assolutamente disinteressati e proposti per il bene della Rai. Il primo nome? “A Salvini e Di Maio, ma anche a Conte e Tria che hanno la responsabilità amministrativa di aver indicato Foa, chiedo: perché non può essere presidente di garanzia del Cda Rai una figura come Michele Santoro?
Perché i consiglieri indicati dal Movimento 5 stelle, e poi i commissari M5s in Vigilanza, non dovrebbero votare uno come Santoro, che rappresenta la storia della tv e della Rai, ma anche la storia dell’informazione con la schiena dritta? Perché non dovrebbe votarlo Forza Italia, dopo che la campagna elettorale del 2013, secondo molti esperti, ha avuto una svolta per Silvio Berlusconi proprio grazie al duello da Santoro con Travaglio?”
Che Santoro possa essere un Presidente di garanzia con la schiena dritta può pensarlo solo il PD. La parzialità, la furbizia politica, lo stesso svolgimento delle sue trasmissioni hanno il peccato originale della faziosità.
Che la sinistra abbia il prosciutto sugli occhi se deve valorizzare un suo rappresentante è noto, ma almeno si astenga dalla retorica imbrogliona.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano