Via libera alle occupazioni abusive di immobili pubblici. Ieri si è infatti registrata la vittoria in Cassazione per i centri sociali occupati che da anni svolgono attività in favore del loro territorio, come il ‘Tempo Rosso’ di Pignataro Maggiore nel casertano, i cui attivisti nell’ex macello comunale sono da venti anni impegnati nella lotta all’inquinamento della ‘terra dei fuochi’, la più grande discarica abusiva d’Europa.
I supremi giudici hanno infatti detto ‘no’ agli sgomberi degli edifici pubblici diventati sede di centri sociali che per anni hanno portano avanti le loro iniziative con “l’acquiescenza” del proprietario dell’immobile, che spesso e’ il Comune, “ingenerando” nelle persone che occupano “il convincimento” della “legittimita’ dell’occupazione”, anche “attraverso atti positivi come il pagamento dell’utenza relativa al consumo di energia elettrica dell’immobile”.
Cosi’ la Cassazione ha respinto la richiesta di sequestro di ‘Tempo Rosso’ presentata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e ha confermato l’archiviazione delle accuse tra le quali quella di occupazione abusiva per dieci attivisti, otto uomini e due donne. Quindi da oggi siamo autorizzati a occupare, basta svolgere funzioni sociali e pagare le bollette e si diventa padroni di fatto degli immobili pubblici. Non resta che confidare nella voglia di eccedere dei nostri centri sociali: pagare le bollette per loro forse è pure troppo.
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