La discussione sulla capotreno che ha lanciato l’annuncio contro gli zingari dall’altoparlante di un convoglio Trenord torna a far discutere. Questa volta è Marco Osnato, parlamentare di Fratelli d’Italia, a contestare l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino che era intervenuto così su Facebook: “Ieri ho chiamato Raffaele Ariano, il cittadino che aveva denunciato un episodio di razzismo sul treno della linea Milano-Cremona-Mantova, dopo che giorni fa gli avevo scritto, istintivamente, un messaggio di gratitudine. Lo ho fatto perchè trovo squallida e grave la reazione di tanti nei suoi confronti. Reazione evidentemente fomentata dall’odio leghista e oggi amplificata nei confronti della madre, autrice di un’appassionata lettera a Mattarella. Madre diventata, ovviamente, in queste ore per i razzisti della porta accanto “la mammina”, con tanto di orrende considerazioni varie. Anche da qui dico a Raffaele e a sua madre una cosa semplice e ovvia. Non siete soli. E non si fa nessun passo indietro. Anzi, dico di più: continuiamo a camminare per un mondo più giusto“.
La replica di Osnato non si è fatta attendere: “Leggo l’Assessore Majorino impegnato in una spassionata difesa dell’utente di Trenord che ha denunciato la frase impropria pronunciata qualche giorno fa da una capotreno. Sono d’accordo con lui, nessuno dovrebbe mai essere sottoposto alla gogna mediatica e male hanno fatto quei politici che ve lo hanno esposto. La cosa però dovrebbe valere per tutti, non solo per quelli che la pensano come Majorino. Mentre scrive non siete soli al ragazzo e sua madre – continua Osnato – l’Assessore farebbe meglio a riflettere su quanti di quelli che ha offeso o definito fascisti e razzisti, perché non condividono le sue idee sull’immigrazione, si sono poi trovati soli ad affrontare l’orda diodiatori di sinistra che aveva scatenato sulle loro bacheche. Moderi il linguaggio – conclude Osnato – e rifletta sulle accuse che lancia da ora in poi, risulterà più democratico e sicuramente più credibile quando chiederà agli altri di fare lo stesso e perché no, ci guadagnerà anche in simpatia, qualità in cui adesso – almeno pubblicamente – sicuramente non eccelle“.
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