Una decina i ponti a rischio in Lombardia, ma niente allarmismi

Lombardia

C’è paura in Lombardia, dove i ponti che il Cnr – il Consiglio Nazionale delle Ricerche – ha dichiarato come “a rischio” sono almeno una decina. Un elenco che attraversa tutta la regione senza risparmiare le piccole o grandi strade di comunicazione. Attenzione quindi al Viadotto dei Lavatoi a Como, al cavalcavia di Isella a Civate, chiuso al transito ormai dal novembre 2016. E ancora in Vallecamonica è osservato il viadotto sulla statale 42 del Tonale all’altezza di Ponte di Legno (Brescia). Tra i ponti il Cnr ha messo l’attenzione anche sulla Superstrada Milano-Meda, in Brianzae a Cesano Maderno e Bovisio Masciago. Anche al confine con l’Emilia Romagna ci sono quattro i ponti che sono monitorati: dal ponte sul Po ViadanaBorretto a quelli di ColomoCasalmaggiore e Ragazzola – San Daniele per finire su quello della Becca nel basso pavese alla confluenza tra Po e Ticino. Intanto, mentre Anas e istituzioni proseguiranno le loro indagini dopo il crollo del viadotto di Annone nel 2016, il Codacons chiede il blocco dei mezzi pesanti sui cavalcavia e i viadotti “a rischio” per 30 giorni. I prefetti di Lecco, Como, Milano, Monza e Brianza sono invitati a ignorare la richiesta e disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio. Al centro le condizioni di sicurezza proprio dei ponti definiti a rischio. Una situazione conosciuta dalla provincia di Monza, guidata da Roberto Invemizzi che ha spiegato a Libero che c’è l’intenzione di «mantenere aperta la superstrada che unisce Milano con la Brianza dove ogni giorno transitano 100mila auto». Tutto mentre esiste una relazione dell’agosto 2017 firmata dall’ingegnere Giuseppe Giunta, tecnico incaricato dalla Provincia di Monza e della Brianza di verificare le condizioni dei cavalcavia aveva decretato la necessità di bloccarli al traffico a fine agosto. Im sintesi i ponti a rischio in Lombardia ci sono ma niente allarmismi. Intanto, mentre la Regione ha stanziato i fondi per la Lombardia il governo ha messo una pezza sui viadotti che attraversano il Po. La cifra è quella indicata già in passato, 35 milioni di euro per i ponti che scavalcano il Grande Fiume.

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