Ai Milanesi che tornano dalle vacanze prima notizia indigesta: il Corriere anticipa che dal 1 gennaio 2019 il Comune porterà il biglietto Atm a 2 euro.
Sala cerca di smorzare le contestazioni dicendo che metterà un biglietto unico con i comuni di prima cerchia. Ma la fregatura per i milanesi rimane.
E’ fuori dal mondo che i milanesi paghino il biglietto piu di Parigi che ha 14 linee metropolitane. Demenziale poi che nello stesso istante (2019) in cui si obbligano 80.000 vetture a non entrare più a Milano si aumenti del 25% il prezzo del trasporto pubblico.
La sinistra paladina del trasporto pubblico ha aumentato del 100% il biglietto Atm in 7 anni. Tra l’altro la manovra dovrebbe consentire di incassare 50 milioni in più ma Atm nel 2018 ha conseguito un utile di 39 milioni. Dunque non è Atm bensì il Comune di Beppe Sala ad avere bisogno di soldi per le sue spese.
Se verrà introdotta una nuova tariffa Sitam il provvedimento di aumento dovrà passare dal Consiglio e lì Forza Italia darà battaglia. Chiederemo a Sala di rinunciare al sogno di navigare sui Navigli per evitare la ennesima spremitura delle tasche dei milanesi.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Ah….. è così che si vuole sensibilizzare i cittadini all’utilizzo del trasporto pubblico….???..!!!! Suggerisco , oltre alla battaglia che Forza Italia darà in consiglio comunale, Banchetti e raccolta firme.
Sempre più follia, i mezzi pubblici li utilizzano i lavoratori veri, non gli speculatori.
Rincari davvero ingiustificati che non trovano nessuna ragione!
Si limita l’uso della macchina ma si rincara il biglietto dei mezzi, tutti bravi così ad arricchirsi!
Non sono d’accordo.
I lavoratori usano l’abbonamento mensile e annuale, non il biglietto singolo. L’abbonamento mensile di Milano è addirittura più basso che a Torino, città con un servizio di più scarsa qualità (vivo e lavoro in entrambe le città da tempo). Le città europee hanno prezzi molto cari per i biglietti, a parte Parigi. Persino a Lisbona la metro costa almeno 2 euro (e il costo della vita è assai più basso di Milano).E a Londra? Ben più caro. Sarebbe interessante fare dibattiti più ampi, anziché sparare stupidaggini come “se rinuncia ai navigli”. Mi auguro che si comprenda che spazi verdi (o azzurri) in più rendono la città più bella, vitale, per chi ci abita e per chi la visita. Oltre al fatto che esiste un chiaro piano di spesa per i navigli, con tanto di costi/benefici. Se si continua a fare tifoseria a caso, non si va molto lontano. La riapertura della Darsena fu un progetto del centro-destra molto lungimirante, e ora si vedono i benefici. Detto ciò, se tutti poi pagassero il biglietto, si potrebbe farlo pagare anche 1 euro…