Parlamentari di Forza Italia contro la macellazione islamica

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Trova sostegno bipartisan e pressoché unanime, nell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, la proposta di vietare la macellazione islamica senza previo stordimento. All’iniziativa dell’on. Michela Vittoria Brambilla, Fi, presidente dell’Intergruppo e della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente, che nelle settimane scorse ha depositato l’unico progetto di legge per rendere obbligatorio lo stordimento degli animali anche nella macellazione rituale (AC869), hanno aderito, attraverso l’ufficio di presidenza dell’intergruppo, e hanno sottoscritto il testo le rappresentanze di Fi, Lega, M5s, Pd, FdI, LeU e SVp.

Nessuno – ricorda l’on.Brambilla – mette in dubbio il principio della libertà religiosa, ma la macellazione rituale è una pratica crudele ed anacronistica. Consentirla senza stordimento vuol dire ignorare un elementare sentimento umano: quello della pietà. Gli animali, immobilizzati ma pienamente coscienti, cui sono state recise di netto trachea, esofago, carotide e giugulare, praticamente ‘vivono’ secondo per secondo la loro morte, una morte lenta, per dissanguamento. Non è possibile tollerare ancora questa mattanza: credo che in Parlamento si possa e si debba trovare un’ampia maggioranza, intorno alla mia proposta, per definire un nuovo equilibrio tra le istanze religiose e l’esigenza di preservare gli animali da sofferenze non necessarie. E’ una battaglia di civiltà che dovrebbe interessare tutti”.

Che la macellazione rituale non sia più un tabù – afferma quindi l’ex ministro – è provato dal fatto che alcuni Stati membri dell’Unione europea già non autorizzano la macellazione rituale senza stordimento: la Slovenia, la Svezia, la Danimarca, che nel Decreto sulla macellazione e sull’abbattimento di animali n. 135 del 14 febbraio 2014, con riferimento alla macellazione religiosa, esplicitamente richiede lo stordimento preventivo. Inoltre, nelle Regioni Fiandre e Vallonia (Belgio) si è delineato un accordo politico per vietare la macellazione di animali senza stordimento a partire dal 2019. Tra le stesse autorità religiose islamiche, non pochi sono quanti sostengono che l’elettronarcosi o altri procedimenti analoghi siano conformi alle prescrizioni della religione musulmana. L’alternativa è lasciare che, come avviene oggi, ad animali pienamente coscienti, immobilizzati dagli operatori, sia praticato il taglio netto di trachea, esofago, carotide e giugulare per consentire il (lento) dissanguamento prescritto dal rito. Lavoriamo quindi ad una rapida calendarizzazione ed approvazione della mia pdl, auspicando anche intese con le comunità islamiche, per individuare un più avanzato equilibrio tra le istanze religiose e l’esigenza di preservare gli animali da sofferenze non necessarie”.

Nel frattempo, anche a nome dei parlamentari dell’Intergruppo, sempre più numerosi, la Presidente ha ringraziato le forze dell’ordine che in occasione della Festa del Sacrificio hanno impedito macellazioni clandestine secondo il rito islamico a Castelfiorentino, Empoli e Napoli, aggiungendo “Purtroppo si tratta soltanto della punta dell’iceberg. Il fenomeno della macellazione rituale fai-da-te nel nostro Paese, è diffusissimo e perciò va monitorato e contrastato con la massima energia. In attesa che la macellazione islamica sia vietata senza previo stordimento anche nei 200 macelli oggi autorizzati”.

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