Siamo tutti con Salvini, oggi. Contro quelle toghe rosse che mettono sotto inchiesta un Ministro dell’Interno. L’hanno definito scontro istituzionale, dilemma senza precedenti. Berlusconi è tranchant “Esprimo la mia vicinanza a Matteo Salvini la cui assurda ed inconsistente vicenda giudiziaria non potrà che avere un esito a Lui favorevole”. Una posizione netta, senza equivoci, assolutamente trasparente. Berlusconi conosce bene quale sia la forza propulsiva di certe toghe, come la politica possa influenzare il normale andamento giudiziario. E aggiunge . “Ancora una volta l’autorità giudiziaria è intervenuta su una vicenda esclusivamente politica su cui non dovrebbe minimamente interferire”,
Da subito la solidarietà, la vicinanza sono aspetti che li accomunano. E quella alleanza di centrodestra ne esce rinforzata. Di Maio non sa che pesci prendere per la forte pressione del M5S già di sinistra e le dichiarazioni di Fico, anche se ufficialmente condivide l’operato di Salvini. La linea dura è condivisa da altri immigrati come l’unica che può dare soluzioni positive, ma nello specifico si tratta di un’indagine che non ha precedenti. Salvini, nel dibattito improvvisato, dichiara di difendere i confini degli italiani. Nulla di più. Di Maio, se crede, chieda pure la testa di Slvini come ha fatto con Alfano perché indagato. Berlusconi sentenzia “Vicenda esclusivamente politica. Il pm non dovrebbe intervenire”
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano