Tre croati denunciati per estorsione, sfruttamento e minacce

Cronaca

Si sono concluse oggi le indagini dell’Unità Reati Predatori della Polizia Locale che hanno portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di tre uomini di origine croata responsabili di estorsione, sfruttamento e minacce. L’indagine ha origine con il fermo di una borseggiatrice, H.A., 35 anni di origine croata. La donna è già nota agli agenti dell’Unità Reati Predatori che in passato l’avevano fermata diverse volte per lo stesso reato. Questa volta, però, la donna dichiara di essere vittima di sfruttamento da parte di tre uomini che, sotto minaccia di ritorsioni nei confronti del marito e della figlia undicenne, la costringono a versare loro ogni giorno 1.000/1.500 euro. Le richieste di denaro si fanno sempre più onerose e i suoi sfruttatori arrivano a chiedere alla donna di consegnare loro la figlia perché venga avviata all’attività di borseggiatrice a Parigi. A questo punto, secondo la testimonianza raccolta dagli agenti, la donna si rifiuta di cedere alle minacce e smette di consegnare il denaro. Ma in risposta i suoi estorsori aggrediscono brutalmente il marito, I.M. di 38 anni di origine croata, che durante il pestaggio viene sfregiato al volto e riporta gravissime lesioni con la rottura della mascella. Nella stessa circostanza, poco prima dell’aggressione, i genitori riescono ad evitare il sequestro della figlia facendola rifugiare in un bar. Dopo aver raccolto la denuncia di H.A., gli agenti dell’Unità Reati Predatori svolgono le opportune indagini, raccogliendo testimonianze e acquisendo le immagini di una telecamera presente sul posto del pestaggio. Tre uomini di origine croata imparentati tra loro – C.O. e C.V. di 30 e 32 anni e C.M. nato nel 1978 – vengono deferiti all’Autorità giudiziaria per i reati di estorsione aggravata, lesioni gravissime e tentato sequestro di persona minorenne.

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