La violenza si sarebbe consumata durante la notte tra martedì e mercoledì, ma la vicenda avrebbe preso il via nel tardo pomeriggio di martedì, una minorenne originaria del Congo adottata da una famiglia italiana è scappa dalla comunità alloggio per minori dove vive da un po’ di tempo con lo scopo di tornare a casa. Stavolta però qualcosa va diversamente. La giovane però, prima di andare dai genitori, ha preso un un autobus e va in via Padova dove si è incontrata con un gruppo di cingalesi che, stando alla prima ricostruzione, aveva appena conosciuto e vi ha trascorso la serata insieme. Il gruppo dopo avere acquistato alcune birre e qualche pizza si appartato lungo la pista ciclabile che costeggia il Naviglio Martesana fino a quando, facendosi tardi, gli altri ragazzi sono rincasati e la ragazza è rimasta sola con un uomo di quasi 40 anni. A questo punto – secondo il racconto della minore – lui l’avrebbe costretta a fare del sesso orale.
In seguito la ragazza è rientrata a casa in stato confusionale e raccontato quanto è accaduto ai genitori, che da ore la stavano cercando. Il padre a quindi immediatamente chiamato Polizia per denunciare il fatto e portato la figlia alla Clinica Mangiagalli per accertamenti, dove gli Agenti hanno ascoltato il suo racconto. La minorenne era anche in possesso del numero di telefono del suo presunto violentatore, cosa che ha permesso di rintracciarlo in breve tempo presso il suo domicilio. L’uomo ha ammesso di aver avuto delle “effusioni” consenzienti con la ragazza, che credeva maggiorenne raccontando che la sera precedente, dopo aver portato una pizza a sua moglie, ha detto alla donna che usciva con alcuni amici quando in realtà aveva appuntamento con la giovanissima. Contro di lui, con alle spalle alcune denunce per maltrattamenti da parte della moglie, sono scattate manette con l’accusa di violenza sessuale.
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