Dicesi Quadrilatero della Moda quella zona del centro storico delimitata da quattro lati ben precisi: via Monte Napoleone, via Manzoni, via della Spiga e corso Venezia. Per chiarire immediatamente che anche le vie adiacenti sono considerate abitate dalla Moda. Fare shopping è un privilegio di chi ha le possibilità, ma è innegabile il fascino del quartiere, le vetrine sfolgoranti, la merce esclusiva. I costi sono in perenne crescita, nessun calo neppure negli anni della crisi immobiliare. La concorrenza è forte e immediata. Molto si chiede alle capacità persuasive di chi è preposto alla vendita. Importante la “via degli orologi”, grazie in particolare alla visione della famiglia Pisa, che nel quadrilatero ha anche la boutique Rolex, tra le più grandi d’Europa.
Per i marchi piccoli o medi, la sperimentazione è fondamentale. Si può partire, ad esempio, in via Spiga o altre vie del quadrilatero, poi, trovando l’opportunità giusta, spostarsi in Monte Napoleone. Cucinelli, Vhernier e Tod’s (che aprirà dopo l’estate) ci sono riusciti. Scegliendo la “periferia” del quadrilatero, via Manzoni, corso Europa o via San Pietro all’Orto, si risparmia qualcosa sull’affitto, si perde molto in visibilità.
Per completare, scrive Il Sole 24 Ore, “Balmain è riuscito a tempo di record a subentrare negli spazi di Hogan, che ha scelto un negozio ancora più grande, in una parte di via Monte Napoleone più vicina a piazza San Babila. E poi “c’è chi sceglie la discreta, anzi dicretissima, via Bagutta. Che è una parallela di via Monte Napoleone ma fa mondo a sé. L’hanno scelta IsseyMiyake e, da circa un mese, Delvaux, brand del lusso belga con quasi 200 anni di storia. Ma ci sono anche René Caovilla, Ballantyne e Zanellato, mentre Mr&MrsItaly (parka di lusso) si appresta a spostarsi in via Sant’Andrea, negli spazi occupati prima da Herno, a poche vetrine da Chanel”.
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