Ossessione Cutrone! Il Milan passa al fotofinish.

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Milan-Roma 2-1

Chi la dura la vince si dice.
Il Milan ci ha creduto fino in fondo e l’ha vinta, ma non c’è stato solo questo. Gattuso sembra aver imparato ancora una volta qualcosa da Ancelotti verrebbe da dire, visto che Carletto a Napoli, solo una settimana fa, l’aveva vinta anche con i cambi di modulo e di uomini proprio contro i rossoneri e Rino contro la Roma ha fatto lo stesso. Ha inserito Laxalt e Castillejo passando dal 4-3-3 al 4-4-2 per spaccare la partita quando le squadre erano stanche, sfruttando la loro brillantezza e velocità sulla corsia mancina, poi ci ha pensato l’altro nuovo entrato Patrick Cutrone a conquistare i 3 punti segnando al 95′ grazie ad un’intuizione geniale di Higuain autore di una prestazione trascinante, preceduta dal pasticcio del giallorosso Nzonzì.
Il Milan ad ogni modo ha strameritato i 3 punti, non poteva non vincere una partita come questa, giocata bene, con organizzazione, solidità e tanta qualità, contro una Roma che sembrava non essere nemmeno scesa in campo nel primo tempo.
Di Francesco, uomo corretto, ha parlato delle colpe della sua squadra ma ha anche riconosciuto obiettivamente i meriti del Milan.
Gattuso e i suoi dopo le critiche, alcune anche eccessive, per la partita persa a Napoli, rispondono con una grande prestazione, dominando il campo e gli avversari per quasi tutta la gara, mostrando un bel calcio fatto di due tocchi e occupazione degli spazi con i tempi giusti e annullando la Roma che si affaccia da Donnarumma solo in un paio di occasioni trovando un gol in mischia, senza sgretolarsi dopo il pari subito e un gol annullato, una rete annullata anche alla Roma, decisioni entrambe corrette, ma reagendo come deve fare una squadra che punta ad obiettivi importanti.
Romagnoli e Musacchio spengono Dzeko e Schick, Biglia spadroneggia in mezzo al campo e Calhanoglu stordisce il malcapitato Karsdorp, con Higuain a fare da regista offensivo. Praticamente i rossoneri hanno legittimato la vittoria in tutte le zone del campo. Il tutto sotto gli occhi di Leonardo e Maldini, ma non solo, c’erano in tribuna anche Kakà che finalmente inizierà la carriera da dirigente nel Milan, il presidente Scaroni e il figlio del proprietario Singer jr. Una festa con tutti gli invitati presenti.

Analisi tattica.

Solito 4-3-3 per il Milan. Roma che parte a 3 dietro con Karsdorp e Kolarov larghi a centrocampo, Pastore tra le linee e Dzeko-Schick davanti.
Non è una scelta felice quella di Di Francesco perché il Milan nel primo tempo fa quello che vuole creando una palla gol dietro l’altra, il filtro Nzonzì-De Rossi non funziona e la posizione di Calhanoglu manda in tilt la retroguardia giallorossa che non capisce come prendere le marcature. Gli attaccanti romanisti faticano a portare il pressing e il Milan esce facilmente sviluppando bene la manovra. Per i rossoneri meno giropalla rispetto al solito e più velocità nella ricerca della palla in verticale per ribaltare in fretta l’azione e sorprendere la Roma con i cambi di gioco. Pastore tra le linee non riesce mai a graffiare chiuso da Biglia mentre invece Bonaventura ha sempre un corridoio centrale per infilarsi dove De Rossi non lo trova mai. I rossoneri portano sempre 6 uomini nella fase offensiva trovando spazi e tempi giusti. Migliora la tenuta del campo della Roma nel secondo tempo passando al 4-2-3-1.

Sosta e sorteggio Europa League.

Il campionato si ferma per una giornata, partiranno molti giocatori convocati dalle rispettive nazionali ma Gattuso potrà lavorare con chi rimane a Milanello, provando ad oliare i meccanismi e continuando a preparare la prima parte di stagione in cui il Milan giocherà ogni 3 giorni con l’inizio dell’Europa League.
Il sorteggio ha deciso che il Diavolo nel girone se la vedrà con Olympiakos, Real Betis e F91 Dudelange. Scongiurate le trasferte lontane e logisticamente proibitive visto che si giocherà in Grecia, Spagna e Lussemburgo ma come sempre partite da non sottovalutare. L’Olympiakos è sempre avversario di tutto rispetto, il Betis può dare filo da torcere e l’F91 Dudelange è una novità assoluta.
Un girone comunque assolutamente alla portata che il Milan deve affrontare con la consapevolezza di essere superiore e con la voglia di rifarsi in Europa dopo l’uscita al veleno contro l’Arsenal della scorsa stagione.

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Andrea Mutti

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