Albanese arrestato per ricettazione. Nonostante fosse irregolare era iscritto all’università

Cronaca

La Polizia di Stato, alle ore 18 di venerdì 31 agosto 2018, ha fermato un cittadino albanese di 26 anni gravemente indiziato di svariati furti commessi a Milano e provincia nei mesi scorsi. L’uomo è stato arrestato perché rientrato nel territorio nazionale senza autorizzazione dopo essere stato espulso nel 2016. Gli agenti del Commissariato Greco-Turro, dopo accertamenti su alcune auto in situazioni sospette, hanno proceduto al controllo dell’albanese. In particolare, all’interno del suo domicilio in Viale Sarca e in un box in Viale Sondrio sono stati rinvenuti 4.000 euro in contanti e numerosi oggetti di valore: valuta estera, orologi di marca, quadri antichi e d’autore, argenteria (tra cui un calice in argento cesellato), gioielli in oro e pietre preziose. Alcuni oggetti sono risultati essere provento di svariati furti in appartamento del 28 luglio e del 26 e 31 agosto, in 2 appartamenti di Viale Fulvio Testi e a una chiesa in provincia di Bergamo. I derubati sono stati invitati in Commissariato per la restituzione di parte della refurtiva, mentre per i restanti oggetti sono in corso accertamenti per l’individuazione dei legittimi proprietari.

Il 26enne, nonostante la sua posizione irregolare sul territorio nazionale, risulta pienamente inserito nel circuito cittadino, frequentando palestre, università e circoli ricreativi e fregiandosi di una laurea in economia politica, di un master e di una specializzazione conseguiti presso l’università Bocconi di Milano.

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