Una Tac spenta per 7 anni, tutta colpa della burocrazia ‘lumaca’. IlServizio di Radiologia del Presidio di assistenza di Mesagne, in provincia di Brindisi aveva acquistato il macchinario nel 2011 e, secondo quanto scriveva l’Asl brindisina, doveva essere ‘acceso’ nella seconda metà di settembre “quando saranno attive le agende di prenotazione”, sottolineando che i problemi di natura burocratica erano indipendenti dalla volontà della direzione aziendale.
Infatti, spiega l’azienda sanitaria, “dopo l’acquisto dell’attrezzatura, avvenuto nel 2011, sono intervenuti problemi di varia natura connessi con le ditte fornitrici (subentri o fallimento) e con l’alternarsi della dirigenza dell’Area tecnica. Dopo la ristrutturazione dei locali da adibire alla nuova attrezzatura, con provvedimento del dicembre 2015 erano state affidate a nuova ditta anche le attività di supporto finalizzate all’installazione della Tac già fornita dal precedente appaltatore. Conclusi i lavori, l’installazione è stata avviata nel mese di luglio 2016, con l’esecuzione di assemblaggio delle apparecchiature e le ordinarie prove preliminari di funzionamento, che sarebbero state confermate e integrate dalle attività di collaudo tecnico-funzionale da eseguirsi prima dell’avviamento dell’apparecchiatura”.
“A seguito del completamento delle opere strettamente connesse e necessarie per l’entrata in servizio della Tac – aggiunge l’Asl – nel 2017 venivano avviate le procedure per il collaudo definitivo e per la conseguente messa in servizio dell’apparecchiatura, mentre nel frattempo era stata già disposta l’assegnazione di tecnici e radiologi per l’apertura del Servizio. In itinere, durante l’attività di verifica preliminare è stata riscontrata una intervenuta avaria del tubo radiogeno che ne impediva invece il funzionamento nell’immediato”.
“Risolto il problema tecnico con la sostituzione del dispositivo nel mese di maggio 2018, e concluso l’iter amministrativo per ottenere l’accreditamento, ottenuto nel luglio scorso, è stata già programmata la formazione del personale nelle giornate del 12-13-14 settembre e a seguire è prevista l’apertura delle agende di prenotazione”.
E l’azienda sanitaria conclude: “Questa amministrazione ha fatto il possibile per risolvere l’annoso problema della Tac rimasta inutilizzata per anni, ma è facile intuire che di fronte a problemi di natura burocratica, indipendenti dalla volontà del management, i tempi rischiano inevitabilmente di dilatarsi”.
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