Il sindaco ribadisca al Governo la posizione votata dal Consiglio comunale a fine luglio: la candidatura condivisa va bene, a patto che Milano abbia un ruolo preminente di capofila. Questa la posizione uscita oggi pomeriggio a Palazzo Marino dall’incontro tra i capigruppo del Consiglio comunale di Milano e il sindaco Giuseppe Sala per fare il punto sulla candidatura di Milano alle Olimpiadi invernali 2026. La posizione è stata espressa dalla maggioranza (Pd, Milano progressista, Lista Sala), ed è stata sposata anche dai consiglieri Manfredi Palmeri (Lista Civica Parisi) e Matteo Forte (Milano Popolare). Diversa la posizione di Lega e Forza Italia per le quali, in sintesi, l’importante è che Milano faccia parte delle città candidate, poi il nome di Milano si imporrà comunque. In ogni caso, è atteso a breve l’incontro tra il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e i sindaci delle tre città coinvolte, Milano-Torino-Cortina, dopo che – l’1 agosto – il presidente del Coni Malagò ha ufficializzato la scelta di una candidatura unitaria. “La candidatura condivisa va bene, a patto che Milano abbia un ruolo preminente di capofila – ha spiegato alla fine della riunione di oggi l’assessore a Turismo, Sport e Qualità della Vita Roberta Guaineri. Quindi finché non cambiano queste condizioni non si tornerà in Consiglio. Se dovessero cambiare, ci saranno delle nuove delibere da parte del Consiglio“.
“Il sindaco – ha quindi spiegato il capogruppo Pd Filippo Barberis a margine della riunione – ha davanti a sé tre ipotesi: o va a Roma e fa saltare il banco, o va a Roma ad abbassare la testa, oppure – come gli abbiamo detto noi – va a ribadire le posizioni del Consiglio, per vedere cosa risponde il governo. Se non siamo messi nelle condizioni di operare al meglio nessuno ci obbliga a partecipare“. Una posizione condivisa sul piano istituzionale anche da Basilio Rizzo (Milano in Comune), che a luglio, durante la seduta che ha approvato la delibera sulla candidatura delle Olimpiadi, ha abbandonato l’aula prima del voto. “Secondo me – ha ribadito l’ex presidente del Consiglio comunale – che ci assegnino o no le Olimpiadi, i settori sociali a cui faccio riferimento io non ne trarranno alcun beneficio“. Patrizia Bedori, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che a luglio si è astenuto durante la votazione, ha invece commentato: “La proposta della triplice candidatura non ha niente di sostenibile né da un punto di vista ambientale, né da un punto di vista economico. Io non ne farei una questione di campanilismo ma di bene per gli italiani: Torino ha degli impianti già avviati e Cortina è una città di montagna“. Se il Consiglio comunale di Milano fosse dunque chiamato a votare una delibera per una candidatura unitaria senza nessuna città capofila, Bedori voterebbe contro o si asterrebbe.
Diversa la posizione di Lega e Forza Italia. Il capogruppo azzurro, Fabrizio De Pasquale, ha sottolineato che “E’ fondamentale che Milano faccia parte della partita per consentire all’Italia di vincere. Poi, sia sul nome sia sulla gestione, credo che si imporrà la maggiore credibilità di Milano” suggerendo a Sala di “non strumentalizzare politicamente questa situazione. Non ho capito se il sindaco voglia cavalcare per motivi politici una contrarietà al governo oppure se in questo momento è interessato a tenere botta e poi in un secondo momento a imporre nei fatti che Milano sia capofila“. E di Milano capofila nei fatti ha parlato anche il capogruppo della Lega Alessandro Morelli: “Se l’amministrazione comunale scegliesse in modo unilaterale di sfilarsi, sarebbe un grave errore, perché farebbe perdere all’Italia la grande occasione di ospitare i Giochi olimpici. Milano sarebbe comunque capofila ‘de facto. Il Coni può dire che le tre città sono sullo stesso piano ma sfido chiunque a sostenere che Milano non stia sul gradino più alto del podio, dato Torino ha già avuto le Olimpiadi (e hanno lasciato anche qualche strascico non proprio positivo), mentre Cortina non è proprio paragonabile“. Il capogruppo della Lega ha poi fatto sapere che la data dell’incontro tra i sindaci e Giorgetti potrebbe essere annunciata nel giro di ore.
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