Giarrusso, già Iena per Mediaset, ha nel curriculum delle importanti perle scientifiche, come, ad esempio, aver scoperto l’utilissimo ed assolutamente funzionante metodo Stamina. È poi un investigatore di prim’ordine, è espertissimo di truffe e le scopre a fiuto. Quindi, chi meglio di lui può esaminare la regolarità della macchina amministrativa? Nessuno mi viene in mente.
Vi ricordate quando, abbandonato il candore dell’infanzia cominciavate a realizzare alcune cose? Per esempio che Babbo Natale non esisteva e che chiamare Superman non avrebbe risolto nulla? E, dopo un po’, realizzavate che Peter Falk non era Colombo e nella realtà non avrebbe risolto mezzo caso? Ecco, il ministro Fraccaro non ha ancora raggiunto quella fase. Beato lui. Quindi può nominare Giarrusso sperando che, essendo un investigatore straordinario perché questo era il ruolo che impersonava, risolva tutti i problemi del merito all’università.
Capiamoci, i concorsi non funzionano in Italia. Non è una novità e non è una sorpresa. Principalmente, il problema è che i professori cattedratici sono intoccabili e questo genera un enorme problema di composizione delle commissioni. Eliminate pure i baroni, ma a giro tocca a tutti giudicare, quindi oggi fai un favore a me domani ne faccio uno a te. Nella migliore delle ipotesi questo fa avanzare quelli più assidui, se non i più preparati. Nella realtà si rpesta ad ogni sorta di abuso, come vediamo regolarmente da due fattori: i cervelli in fuga e la scarsa attrattività delle università.
Il secondo ordine di problemi è che la soluzione al problema è stata peggiore del male che intendeva correggere. Fondamentalmente, si è risposto aumentando la burocrazia ad un eccesso di potere burocratico. Questo ha garantito ai burocrati bravi più strumenti per barare e ne ha tolti a chiunque altro per scoprire le trappole. A fronte di un giro immacolato di carte ci sono baroni che possono nominare chi vogliono. E per scoprire se le carte siano effettivamente immacolate ci vogliono occhi sempre più esperti e scaltri.
Adesso, con onestà intellettuale e senza prenderci in giro: ritenete Giarrusso in possesso di queste caratteristiche? Io penso di no. Sono però convinto che abbia altre due doti che servono al ministro: sa come montare uno scandalo e come comunicarlo. Trasformando un organo di vigilanza in una caccia alle streghe perenne. Che poi sia in grado di colpire chi ha sbagliato. La folla riconoscerà i suoi. Gli altri verranno appesi alla gogna virtuale. Ecco perché la nomina della Iena è sbagliata. Non perché sia, solo, inutile, ma piuttosto perché è dannatamente pericolosa.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,