Sabato 8 e domenica 9 settembre Piazza Portello ospita la mostra-mercato del peperoncino: oltre 100 varietà differenti provenienti da più di 20 Paesi.
Ad attendere gli ospiti il “pica-test”: una degustazione guidata per sperimentare i diversi gradi di piccantezza degli esemplari in mostra, da quello meno piccante al peperoncino più “hot”. Inoltre, il pubblico di Piazza Portello avrà la possibilità di conoscere ed acquistare piante di varietà esclusive, apprendere le tecniche di coltivazione e conservazione più adatte al nostro clima, i livelli di maturazione e i gradi di piccantezza.
Tante le varietà in mostra: dal Carolina Reaper, il peperoncino più piccante al mondo, può raggiungere e superare i 2 milioni di gradi Scoville, al temibile Trinidad Moruga Scorpion dalla piccantezza definita “nucleare” fino al Bhut Jolokia, conosciuto come “Peperoncino Re Cobra” o “Ghost Chili” e i suoi derivati dai colori più svariati (Bhut Peach, Bhut White, Bhut Yellow e Chocolate Bhut), e ancora la grande famiglia dei Naga a partire dal Naga Morich, Naga Viper, King Naga, NagaLah e l’esclusivo Dorset Naga, senza dimenticare il Seven Pod, la cui bacca è sufficiente per rendere piccanti 7 pentole di fagioli. Sfileranno anche le varietà classiche come il miticoJalapeno e l’Habanero in tutte le sue varianti: rosso, dorato, bianco, Green, Condor Beak, Capuchino, Naranja per finire con l’Habanero Chocolate. Molto interessanti sono le varietà dette ‘Patio’ dalla forma contenuta e dall’aspetto appariscente: Cayennetta, Sangria, Maui purple, Peruviano purple, Trifetti, Basket of Fire, Lingua di Fuoco, Salamandara, Thai Hot. Non mancheranno le varietà di recente introduzione per gli appassionati dei Super Hot: Armageddon, Sepia Serpent, Douglah Billy Boy, 7 Pod Bubblegum, The Beast, Jay’s Peach e Jay’s Red che raggiungono piccantezze estreme, tutte da provare.
Per gli amanti della tradizione saranno presenti anche i più famosi peperoncini naturalizzati italiani, dal Cayenna al Mazzetto, dal Diavolicchio al Tondo da farcire e peperoncini tipici dell’Indonesia come il Cabe Rawit o dell’Argentina come Aconcagua o del Perù come Rocoto Rojo e Amarillo.
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