Il Ministro della Funzione Pubblica, Giulia Buongiorno, ha affermato che la riforma digitale della Pubblica Amministrazione non deve basarsi solo sulla tecnologia, ma deve poggiare su una trasformazione di processi. Il cambiamento passa pure attraverso una semplificazione ed una razionalizzazione delle normative, anche nel campo del Codice degli appalti e del Codice dell’edilizia.
Sul punto concorda il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici, il quale aggiunge che “il settore soffre particolarmente di una stratificazione normativa dovuta anche ai diversi livelli normativi conseguenti alla “competenza” concorrente delle Regioni e dei Comuni. Sul piano di fatto, a regolare le possibilita’ operative, si aggiunge anche il livello dispositivo in materia di beni storico-artistico-monumentali. Complicazioni, lungaggini, incertezza, costi imprevisti, sono i guai che affliggono gli interventi urbanistico-edilizi. “In molti casi si sfiora la paralisi operativa, anche nel settore delle opere pubbliche. “E’ dunque auspicabile che l’azione di governo affronti adeguatamente questa complessa materia, che riteniamo stia alla base della nostra crescita economica e della competitività’ complessiva del nostro Paese sul piano internazionale.”
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