Brutti momenti per i comuni che non censiscono le moschee e i centri culturali islamici. Pietro Foroni, assessore regionale al Territorio e Protezione civile, ha infatti intenzione di penalizzare quelle Amministrazioni che non lo faranno. Ecco la sua dichiarazione: “Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione odierna da parte del Consiglio regionale della mozione presentata dal gruppo Lega che impegna la Giunta a proseguire nell’attività di censimento dei centri culturali islamici, già avviata nella X legislatura. A seguito dell’approvazione di questa mozione, mi impegno da subito a scrivere quanto prima ai sindaci un’ulteriore lettera, dopo quella da me già inviata il 18 maggio, per richiedere nuovamente la mappatura dei luoghi di culto esistenti nei loro Comuni”. Così l’assessore Pietro Foroni, che aggiunge: “Invierò la legge regionale anche al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, perché possa essere valutata come esempio di normativa anche a livello nazionale. Sto studiando altresì degli accorgimenti per premiare in caso di bandi regionali relativi alla pianificazione territoriale tutti quei Comuni che hanno provveduto o provvederanno alla richiesta di Regione Lombardia circa la realizzazione di un puntuale censimento dei luoghi di culto”. Per chi non si adegua dunque sarà più difficile accedere ai finanziamenti regionali. Un bel problema per chi rifiuta di fare il censimento, perchè si tratta di centinaia di milioni all’anno.
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Le moschee andrebbero chiuse tutte per il bene degli italiani insieme, però, a molte chiese che ormai sono frequentate solamente da quattro gatti.