Il Mudec di Milano presenta la mostra “Paul Klee e il primitivismo” in cui l’opera del pittore svizzero, considerato uno dei più originali interpreti della pittura del Novecento, viene presentata sotto una nuova prospettiva.
Klee, formatosi alla scuola del grande maestro del Simbolismo Franz Von Stuck, all’inizio del Novecento ebbe modo di viaggiare tra l’Italia e la Francia, arricchendo la propria esperienza artistica con la conoscenza degli Impressionisti e della pittura moderna.
Intorno al 1910 si avvicinò anche al gruppo del Cavaliere Azzurro di Kandinskij e, in seguito, all’ambiente cubista di Parigi. Poco dopo fu un viaggio in Tunisia a fare del colore uno dei pilastri della sua arte, caratterizzando le sue opere che divennero un dialogo tra segno grafico e colore, dove la realtà si trasfigura in dato immaginario.
Le immagini misteriose e incantate dell’artista svizzero traggono le proprie origini nel fenomeno del Primitivismo che attraversa la cultura europea tra fine Ottocento e inizio Novecento, influenzando l’opera di autori come Picasso, Gauguin e Carrà.
Ed è proprio su questo specifico aspetto della produzione di Klee che verte la mostra “Paul Klee e il primitivismo” al Mudec di Milano che pone a confronto una nutrita selezione dei suoi dipinti, acquarelli e disegni con oggetti dell’antichità classica e manufatti della collezione etnografica del Mudec, arricchendo il percorso con riviste e documenti d’epoca legati alla vita artistica del grande autore.
Mudec dal 31 ottobre 2018 al 3 marzo 2019
Orari Mostra:
Lunedì: 14.30–19.30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; Giovedì e sabato: 9.30-22.30
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