È stato fermato un rapinatore seriale di negozi di alimentari asiatici che aveva messo a segno quattro colpi tra fine agosto e inizio settembre. Si tratta di L.B, un 33enne nato a Napoli ma residente a Milano, senza precedenti. Gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro lo hanno preso lo scorso 11 settembre. Entrava, colpiva al volto l’esercente per farsi dare l’incasso utilizzando alle volte anche un coltello che puntava alla gola dei malcapitati. Alto un metro e 90 e robusto, il 33enne prendeva di mira i negozianti di origine cingalese perché considerati bersagli facili vista la loro corporatura esile e il fatto che i negozi restassero aperti anche di notte. Le rapine, avvenute tra il 26 agosto e il 2 settembre in via Anguissola, via Lorenteggio, via Console Marcello, zona di Viale Certosa e una tentata in via Rembrandt, sono state collegate tra loro dagli operatori della divisione anticrimine utilizzando il software KeyCrime. Ma l’elemento decisivo per incastrarlo è stata una parziale identificazione della targa, fornita da una delle vittime, di una Smart bianca sulla quale il rapinatore era fuggito. Incrociando questo dato con la descrizione fisica del rapinatore, gli uomini, guidati dal dirigente del commissariato Roberto Guida, sono risaliti all’identità del 33enne, che una volta bloccato, ha confessato di essere l’autore delle quattro rapine a lui attribuite, dalle quali aveva racimolato poche decine di euro fino ad un massimo di 300 euro. Gli inquirenti però ipotizzano che possano essere di più, ma che non siano state denunciate dalle altre possibili vittime a causa della barriera linguistica e del rischio di dover chiudere l’attività per recarsi dalle forze dell’ordine. Il 33enne è quindi stato portato nel carcere di San Vittore, a disposizione dell’autorità giudiziaria per rispondere di rapina aggravata continuata.
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