La scelta della commissione di selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’Anica lo scorso giugno, su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli, Marta Donzelli, Gian Luca Farinelli, Antonio Medici, Silvio Soldini, Maria Carolina Terzi, Maria Sole Tognazzi, Stefania Ulivi, Enrico Vanzina è il riconoscimento pubblico di «Un dramma intenso e intimo sulla figura di un uomo che, nel tentativo di mantenere integra la sua indole di brava persona, finisce per incoraggiare, involontariamente, le azioni di gente malvagia». (Marshall Shaffer di «Slash Film)
Dogman di Matteo Garrone, quindi, è il film designato per rappresentare l’Italia alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua straniera alla 91esima edizione degli Academy Awards
Il direttore del «Montclair Film Festival» Tom Hall, riporta la Stampa, osserva che nel film di Garrone «non c’è catarsi per la brutalità del potere maschile, ma solo degradazione. In genere il regista fa film in cui descrive gli abissi della corruzione sociale, stavolta si immerge nell’anima degli individui andando a scoprire qualcosa che non ha niente a che vedere con il trionfo o la soddisfazione, ma riguarda solo un senso di profonda umiliazione».
David BaxdefiniceDogman«un altro devastante quadro firmato da Garrone sull’infinita meschinità della natura umana. Non sublime come quello offerto da “Reality”, ma illuminato dalla performance stellare del protagonista Marcello Fonte».
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