Il Comune non tutela la proprietà ma chiede gli oneri sui lavori impediti dagli anarchici

Fabrizio c'è Milano

La proprietà privata è garantita dalla Costituzione ma per il Comune di Milano il principio vale a corrente alternata. Fra i molti edifici occupati se ne contano parecchi appartenenti a privati. Dal Leoncavallo a Via Polonia, fino a Via Cozzi a Segnano.  Quando si ha la sfortuna di essere presi di mira da centri sociale e no global che ti occupano la proprietà si entra in un girone infernale dove, quando va bene, si rientra in possesso del bene dopo anni.

Emblematico quanto accaduto in Via Cozzi. Qui un gruppo di anarchici denominato “I Pirati”, che aveva già occupato diversi edifici in città in passsato, ha forzato gli ingressi e preso possesso di una palazzina che era in fase di riqualificazione, nel tranquillissimo quartiere di Segnano, tra Greco e Viale Sarca. Sono passati 2 anni e la legalità non è stata ancora ripristinata: una ventina di persone con camper al seguito dorme, cucina, organizza feste e ritrovi, infischiandosene della proprietà altrui e anche della civile convivenza: rifiuti accumulati con relativo fetore e topi, musica a tutte le ore, Naturalmente fanno e dispongono anche di utenze e oggetti che erano dentro il palazzo.

Nonostante la formale denuncia della proprietà e le proteste dei residenti e quelle del Comitato Greco 2.0 di Otello Ruggeri nulla si è mosso da parte di Forze dell’Ordine e Comune.
In questi casi lo sgombero  prevede la presenza di centinaia fra agent , vigili e operatori Amsa ed è deciso dal Comitato per l’Ordine Pubblico presso la Prefettura, cui partecipano il Questore, i responsabili di Carabinieri e GDF e il Sindaco o suo delegato, di solito l’Assessore alla Sicurezza.

In questo organismo, che si riunisce 2 volte al mese, decisivo è sempre il parere del Comune che deve far valere l’interesse pubblico, il rispetto delle norme, e tutelare i milanesi. Bene, in questi 2 anni il Comune non ha trovato il tempo e la volontà di far valere le esigenze di proprietari e quartiere. Nella sua ottusa burocrazia il Comune ha però inviato delle lettere per sollecitare il versamento degli oneri di urbanizzazione alla proprietà, che però non può fare iniziare i lavori di ristrutturazione finchè i locali sono occupati dai “Pirati”. Quindi la proprietà non è tutelata ma è regolarmente tassata e pressata perché paghi vari oboli al Comune.

Confidiamo nel fatto che il Ministro Salvini faccia applicare, con più celerità del passato, la legge e da lunedi interverrò ogni Lunedì in Consiglio su Via Cozzi per costringere il Sindaco a occuparsene.

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