Sembra surreale e invece è vero. Almeno parte della ricostruzione post sisma era in mano ai clandestini russi e marocchini. Due per altro con tanto di decreto di espulsione sulle spalle, ma invece di essere su un aereo diretti verso il Paese natio erano a Camerino a ricostruire il nuovo Studentato Unicam, donato dalle province autonome di Trento e Bolzano. Per scoprirlo c’è voluto un blitz dell’Ispettorato territoriale del lavoro e del nucleo carabinieri Ispettorato lavoro nel lotto 5-6 del cantiere edile all’interno del Campus universitario di Camerino. Quando sono arrivati i controllori si è scatenato il fuggi fuggi generalizzato, ma non è bastato: sono stati fermati cinque clandestini, tra l’altro costretti a lavorare senza le protezioni individuali, e sette persone sono state
denunciate per reati inerenti la normativa lavoristica, la sicurezza nei luoghi di lavoro e lo sfruttamento di manodopera clandestina.
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