C’è una Milano popolare che trasuda fatica, disattenzione e ospita gente che lavora, che ha pensieri di sopravvivenza, che affronta la durezza del quotidiano e la monotonia. Le sovrastrutture sociali, i nuovi arrivi, la necessità impellente di fare soldi hanno spesso uno sbocco quasi predestinato verso lo spaccio di droga.
Rogoredo ha il suo fortino, è conosciuta per quel boschetto, nonostante i morti e i blitz della polizia. Rappresenta un buco di degrado che aspetta il piano di risanamento delle periferie tanto strombazzato da Sala. Inutilmente. Una mostra di bambini e un originale festival letterario, “Cortili in-versi” fa rivivere la speranza che la cultura possa porre un limite al grigiore di una vita stentata con poche aspettative. La bellezza parla con sfumature tutte da scoprire in uno scampolo di città che ha una sua identità e dignità. Fino a domenica 7 ottobre nei cortili, nei giardini, nei negozi e per le vie del quartiere milanese di Rogoredo si terrà la quinta edizione di CORTILI IN-VERSI, festival di poesia, musica e arti. Il progetto è nato nel 2014 per dare vita al quartiere con degli interventi poetici in luoghi non “abituali”, cortili condominiali, giardini, supermercati e strade.
Il programma di Cortili In-Versi 2018 prevede, oltre i luoghi ormai “storici”, nuovi cortili ed un inedito percorso poetico lungo i vialetti dei giardini di via Rogoredo. E’ una sfida che l’associazione verdeFestival porta avanti con i poeti di strada in strada coinvolgendo diversi luoghi e angoli, mostrando le bellezze nascoste.