Il 27 settembre scorso abbiamo denunciato l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale che a distanza di mesi ancora non ha dato esecuzione alla sentenza del Giudice del Lavoro sulla illegittima trattenuta del 2,5% della retribuzione, sentenza datata 30/11/2017. Le risposte del Comune di Milano, che abbiamo appreso dalla stampa ci ricordano il bambino che sorpreso con le mani nella marmellata cerca di giustificare il proprio comportamento raccontando delle bugie. Un simile comportamento, tipico dell’infanzia, quindi veniale, è inaccettabile quando viene adottato da un ente pubblico. La replica del Comune di Milano, infatti, dice testualmente: “La controparte ha notificato la sentenza di condanna all’Ente solo nel luglio 2018 e come noto l’Amministrazione avendo 120 giorni di tempo per dare esecuzione, provvederà dopo tutte le attività informatiche e tecniche necessarie all’esecuzione della medesima con lo stipendio del mese di ottobre 2018″. Falso! Perché le sentenze diventano esecutive dal giorno della lettura in aula o dalla pubblicazione (30/11/2017). Falso! Perché il legale dei ricorrenti, Avv. Mirco Rizzoglio, in data 5/12/2017, 26/2/2018 e 11/6/2018 ha sollecitato il Comune affinchè desse esecuzione alla citata decisione del Magistrato e, a fronte del persistente inadempimento, ha notificato la sentenza con formula esecutiva, preordinata all’azione esecutiva, cui non si può dare corso prima di 120 giorni. La legge, quindi, non dice che l’Ente ha 120 giorni per pagare, in quanto l’obbligazione di pagamento scatta già con la lettura del dispositivo come per tutti, bensì che non è possibile procedere coattivamente al recupero nei confronti di un ente pubblico prima dei 120 giorni dalla notifica della sentenza. Inoltre l’Amministrazione Comunale sostiene che solo un ricorso presentato da 18 lavoratori è stato accolto: ciò, oltre a non corrispondere al vero, non esenta la stessa ad ottemperare alle decisione del Tribunale del Lavoro. La scelta di non dare esecuzione alla sentenza è un segnale per tutti i lavoratori del Comune nelle stesse condizioni dei ricorrenti, che potrebbero agire per ottenere l’annullamento dell’illegittima trattenuta. Appreso dalla stampa che L’Amministrazione provvederà a dare esecuzione alla sentenza con lo stipendio di ottobre, siamo comunque convinti che senza la denuncia di SGB l’Amministrazione Comunale non avrebbe dato esecuzione alla sentenza, se non obbligata.
SGB – Sindacato Generale di Base
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