Manifesti inneggianti alle Brigate Rosse sono stati trovati a Milano in viale Monza. “41 bis tortura di Stato! Facciamo fronte contro la repressione” e “Costruiamo solidarietà proletaria”: è quello che si legge nelle scritte che invitano alla solidarietà verso i detenuti politici sottoposti al regime del carcere duro con riferimento ai brigatisti e a Nadia Desdemona Lioce, i capi delle Nuove Br, gli assassini di D’Antona e Biagi e del poliziotto Petri.
La scorsa settimana manifesti similierano stati affissi a Sesto San Giovanni e fuori dalla sede dell’università Statale.
Lo segnala il presidente del Municipio 2 di Milano Samuele Piscina su Facebook commentando la foto del manifesto: “Il ritorno dei fiancheggiatori dei terroristi rossi non va assolutamente sottovalutato. Ci aspettiamo parole ferme di condanna anche da parte del Sindaco di Milano, nonostante continui a sostenere la regolarizzazione del Leoncavallo e difenda i centri sociali, principali responsabili di queste azioni”.
Anche il vicepresidente del Senato ed esponente della Lega Roberto Calderoli sottolinea “Qui non parliamo di ragazzate, questo è un segnale inquietante e allarmante, che arriva dalla Lombardia dove, negli ultimi due mesi, si sono verificati una serie di attentati alle sedi della Lega, con proiettili inviati alla sede di Varese a luglio, con vetrine infrante o scritte spray alle sedi in Brianza e a quella di Bergamo, fino all’attentato incendiario di sabato alla sede di Cremona, un’escalation preoccupante, un clima preoccupante”. “Non vorremmo che dai volantini si passi alle rivendicazioni delle azioni portate a termine. A proposito, ma a sinistra nessuno dice niente? Oppure sono sempre compagni che sbagliavano e che continuano a sbagliare?” si chiede infine Calderoli.
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