I principi sono principi, non si può derogare E’ con questa fermezza che il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha accolto il Ministro Savona. Diversa l’età, diverso il ruolo, diversi i presupposti. L’un contro l’altro a misurare parole e reazioni, ognuno convinto delle proprie capacità persuasive. E quella contraddizione sottesa, quella velata tensione firmata Centrodestra che aveva spinto la Lega ad arrendersi a Di Maio, non facilita il dialogo. La neutralità è altrove. Il peso della lunga carriera dell’euroscettico Savona spiega, descrive, ipotizza ed è senz’altro preparato ed eccellente. Brillante con i suoi 82 anni. Ma nessuna timidezza per chi come Tajani rappresenta l’Europa e quella Forza Italia disastrata ma non piegata nelle idee. Ha detto “Da patriota e cittadino italiano sono preoccupato dalla reazione dei mercati. Non è il momento dello scontro con le istituzioni europee”. Alla domanda di TPI “Cosa risponde all’affermazione di Salvini, che ha detto di non essere interessato a quello che vuole l’Europa”, Antonio Tajani ha risposto: “È un falso problema. La posta in gioco è a Roma: cosa intende fare il governo italiano per creare posti di lavoro e proteggere gli italiani con i loro risparmi. Quelli che in questi giorni si stanno bruciando a miliardi. La polemica tra Salvini e Juncker (o Moscovici) lascia il tempo che trova”. E infine ha spiegato: “È il momento di modificare la manovra come è stata presentata, per aver più investimenti, meno assistenzialismo e più azioni per creare lavoro. Si rischia altrimenti di mandare in fumo il risparmio degli italiani e far perdere anche molti posti di lavoro”
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano