La Dem impegnatissima fino a ieri in politica, fotografata come una Diva, con un sorriso botticelliano accattivante, decisionista con la regia di Renzi, soffriva di nostalgia per quelle presenze in prima fila sotto i riflettori. Anche Renzi: non pendere dal suo eloquio fiorentino così immaginifico, era una tortura, Perdere il potere è entrare in un angolo buio, con pochi vassalli, dove il silenzio deve pur essere riempito. Qualsiasi cosa si pensi il PD è rappresentato con tanta fatica dai quattro gatti delle manifestazioni, per la gioia della nuova barba di Martina. Diversamente perché Boschi e Renzi cercano i riflettori e tentano una nuova professione? Renzi fa il documentario su Firenze con le mani a mulinello, ma la Boschi cerca Toscani per farsi immortalare sulle pagine di Maxim. E la rivista patinata di Bellezza non le restituisce il fascino, ma un atteggiamento castigatissimo e goffo, piuttosto deludente. Ma è un divertissement o l’inizio di una professione che dà consigli di eleganza magari alle donne in politica? L’esperimento non è dei migliori, ma pensare al futuro, vista la debacle del Pd, è una speranza positiva. Anche Boschi si è chiesta “Ma quale PD? “
Asia Argento ha i difetti di chi vuole emergere senza se e senza ma, ha una vita personale soggettiva che non condivido. La sincerità a volte si piega nella convenienza. Quel dito medio alzato non depone a suo favore, nonostante la rabbia, le convinzioni unidirezionali, la presenza imposta anche politicamente. Un personaggio molto lontano dal mio femminismo conquistato e difeso come un diritto in ogni circostanza, ma sorvolando sulla memoria intermittente, sui giudizi tranchant, su quel desiderio di apparire, oggi vorrei difendere la sua partecipazione a X Factor. E non perché ha spiegato i termini e i limiti del suo incontro sessuale con Bennet, ma perché se era stata giudicata idonea a fare il giudice, tale deve rimanere. Dove il garantismo? Perché creare commistioni tra la vita privata e la professione? Questo è un processo sulla pubblica piazza che non mi piace. Spiace sapere che è stata sostituita da Lodo Guenzi, nato e vissuto a Bologna, fondatore de Lo Stato Sociale insieme agli amici degli anni del liceo Alberto Cazzola e Alberto Guidetti. Nel 2011 si sono uniti a loro Enrico Roberto e Francesco Draicchio.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano