La strada racconta la storia e le piccole cose di un’umanità in movimento tra bellezza e miseria, tra azioni epiche e quotidiane, in una condivisione dei tempi e dei luoghi che coesistono con naturalezza. Perché la strada accoglie senza chiedere il perché, accetta gioie e dolori, fatica e leggerezza. Forse i suoi figli prediletti sono proprio i clochard, gli artisti, che ogni giorno la rendono regina. La solidarietà milanese condivide per una sera l’affanno della loro solitudine il 17 ottobre in piazza Santo Stefano. Per dire presenza, attenzione, sensibilità ai tanti senza dimora. «Questa iniziativa aiuta a comprendere cosa significhi vivere senza un tetto e a sensibilizzare i cittadini – spiega padre Aristide Cabassi, presidente della Fondazione IsacchiSamajaonlus, una delle realtà coinvolte -. Ma si propone anche di far conoscere le associazioni attive a Milano, per mostrare il nostro impegno e la nostra solidarietà» Consiglia Avvenire “Dalle 17 si potrà portare un dentifricio, uno spazzolino, un sapone o un pettine (ma anche fazzoletti di carta, shampoo e bagnoschiuma) con cui Mia (Milano in Azione) assemblerà un kit igienico che sarà consegnato ai senza dimora. Un modo per aiutarli a stare in buona salute, a farli sentire in ordine e presentabili per non nascondersi. Alla stessa ora appuntamento alla Casa dell’Accoglienza “Enzo Jannacci” (viale Ortles 69) per una visita a uno dei luoghi della solidarietà meneghina. “ Dopo, verso le 18,30, verranno assegnati i riconoscimenti del “Premio IsacchiSamaja”, dedicato agli artisti che vivono in strada e in memoria di Amelia IsacchiSamaja. Il Premio si articola in tre sezioni: narrativa e poesie, arte figurativa e fotografia. Il tema è libero. L’esperienza di dormire insieme, all’aperto, sarà forse l’inizio di un’amicizia da non dimenticare.
