Sgomberare via Civitali: azienda appaltatrice rischia il fallimento

Milano

Da due anni e mezzo attendiamo lo sgombero delle palazzine di via Civitali 30. Lo chiedono gli abitanti del quartiere. Lo chiede a gran voce anche l’azienda che ha vinto l’appalto per la ristrutturazione. Rischia il fallimento per il continuo tiremmolla con cui il Comune cerca di tutelare gli occupanti abusivi “protetti” dalle sigle più oltranziste dei comitati inquilini e da una certa sinistra che preferisce difendere chi non ha diritto piuttosto che far scorrere le graduatorie di chi è in attesa da anni dell’assegnazione di un alloggio popolare. Nonostante questo, mi risulta che i servizi sociali del Comune stiano certificando lo stato di necessità di chi occupa la trentina di alloggi del civico, già noto per aver dato rifugio all’improvvisato terrorista libico, Mohammed Game, che nel 2009 avrebbe voluto farsi saltare all’ingresso della caserma Santa Barbara. Certificare lo stato di necessità significa assegnare provvisoriamente un alloggio, seppur per soli sei mesi, a chi non avrebbe diritto a partecipare ai bandi per cinque anni. Regolarizzare questi abusivi vuol dire creare un precedente pericoloso, oltre a un’indebita intromissione nella gestione del patrimonio ALER, nei confronti della quale la giunta prima punta il dito per i mancati sgomberi e poi si mette di traverso impedendo che si svolgano. Sala, con le sue continue richieste di cautela negli sgomberi, chiederà di regolarizzare anche gli irregolari di via Bolla, del Corvetto o degli altri quartieri dove la situazione è esplosiva? Dopo il grande risultato alle politiche, la Lega di governo deve mantenere le promesse elettorali. Salvini se ci sei batti un colpo, iniziando con la nomina immediata del nuovo Prefetto!

Alessandro De Chirico
Vicecapogruppo Forza Italia Milano

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