di Riccardo Boccolucci –
In un tweet di questa mattina il Presidente Donald Trump ha affermato che nell’immediato avrebbe inviato il Segretario di Stato Mike Pompeo a parlare con il Re saudita Salman, riguardo la scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi.
In un meeting con i giornalisti presenti alla South Lawn della White House, il Presidente americano si è detto non propriamente convinto delle parole di smentita del Re Salman, affermando che gli Stati Uniti non lasceranno nulla allo scoperto.
Khashoggi, un giornalista saudita esiliato negli Stati Uniti, è stato visto l’ultima volta a Istanbul il 2 ottobre, mentre entrava nel consolato saudita per ottenere un documento ufficiale per il suo imminente matrimonio. Non molto tempo prima, in alcuni dei suoi elaborati, egli criticò il principe ereditario Mohammed bin Salman e altri membri della famiglia reale.
Heather Nauert, il portavoce del Dipartimento di Stato, ha dichiarato in una nota che il Segretario Pompeo si recherà a Riyadh lunedì per “un’indagine tempestiva e aperta sulla scomparsa del giornalista del Washington Post”.
In una recente intervista di Trump su “60 minutes”, egli ha dichiarato che, qualora i membri della Famiglia Reale si rivelassero i mandati dell’assassinio del Khashoggi, gli Stati Uniti si direbbero molto “irritati e arrabbiati” ed ha avvertito che ci sarà, a causa di questa scomparsa, una “severa punizione”.
A tal riguardo ricordiamo che, recentemente, Trump, i suoi collaboratori e il genero Kushner, hanno coltivato legami profondi con i reali sauditi, annunciando miliardi di dollari per il commercio di armi. Proprio riguardo questi investimenti, il Presidente ha dichiarato che lo scioglimento di tale accordo potrebbe non essere la punizione più “dura” da riservare ai colpevoli.
Nella speranza che questa faccenda possa risolversi in tempi brevi, garantendo un colpevole alla giustizia, mi appello al nostro Governo per continuare, imperterriti, nella ricerca della verità per Giulio Regeni. Viviamo in tempi cupi, dove la libertà di stampa è costantemente sotto attacco. Ognuno di noi, nel suo piccolo, deve combattere per far si che eventi simili non accadano più. Non possiamo tacere. Dobbiamo avere la forza di raccontare la verità, sempre.
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