In manette la gang che razziava le sale slot

Cronaca

L’operazione dei carabinieri di Varese è stata veloce e mirata e cinque ventenni sono finiti in manette con l’accusa di aver compiuto almeno quattro rapine ai danni di sale slot nella zona al confine con la Svizzera e nel varesotto.

Tutto è partito a settembre dopo la segnalazione di alcuni colpi eseguiti tutti con le stesse modalità in sale giochi dell’Alto Varesotto. I malviventi facevano irruzione indossando felpa e cappuccio, con pistole finte in pugno e con modi prepotenti e sbrigativi fermavano i gestori sempre all’orario di chiusura malmenandoli. In un  caso, un titolare era stato picchiato e lasciato chiuso in una stanza addirittura  con un sacchetto di plastica in testa.

Gli arrestati hanno tutti dai 20 ai 31 anni.  Il più vecchio è un cittadino svizzero pregiudicato, appena uscito di galera per droga, tra altri uno è pugile non professionista e un altro fa il cuoco. I bottini fruttavano fra i mille e i 4mila euro e dopo ogni rapina la gang fuggiva a bordo di una Toyota Corolla blu dei genitori di uno di loro.

Quando i carabinieri di Varese, che già stavano tenendo d’occhio la banda, hanno capito che i ragazzi, preoccupati per l’eco che i loro colpi avevano sui giornali, si preparavano a fuggire in Svizzera hanno deciso di entrare in azione. E così quella che doveva essere l’ennesima rapina in una sala «Vlt» di Cavaria, all’una di notte del 16 ottobre, è diventata anche l’ultima.

Il colpo è fallito perché i militari li hanno sorpresi e hanno fatto scattare le manette.

Ora i cinque balordi sono stati tradotti  in carcere a Varese e Busto Arsizio.

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