Sicurezza, se un cittadino e un pres. di Municipio devono parlare con una P.O. della Polizia Locale serve il ‘nulla osta’

Milano

Bassi: procedura assurda e paradossale, così si allungano i tempi e non si danno risposte ai cittadini

“Un amministratore di condominio, che da tempo si vede vandalizzata una piccola area giochi che ha in carico, mi chiede un incontro perché non riesce ad avere una risposta concreta a questo problema. Chiedo al Comandante del mio comando di Polizia Locale di essere presente. Lui è subito disponibile, ma mi dice che non può venire prima di avere autorizzazione da parte del comando centrale. Così ho dovuto inoltrare domanda scritta e solo oggi, quattro giorni dopo, mi è stato comunicato il ‘nulla osta’ arrivato da piazza Beccaria. Una prassi assurda, che dilata i tempi e trasmette ai cittadini l’impressione che le loro istanze non siano prese con la dovuta attenzione”. Lo denuncia il Presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi, che fa sapere di aver inviato al vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, una lettera con la quale fa presente la necessità di rendere più agevole il rapporto fra Municipi e Polizia Locale.

“Il mio – fa notare Bassi – è un tentativo di buona volontà per vedere di dare doveroso ascolto ad una istanza del territorio. Se il ‘sistema’ funzionasse, non ci sarebbe nemmeno bisogno di un tale intervento da parte mia. E’ quindi paradossale che si debbano ulteriormente procrastinare i tempi a causa di una ‘autorizzazione’. Per cosa poi?  Cosa c’è di strano se un funzionari di PL incontra un cittadino che denuncia un problema di vandalismo? Il fatto che lo faccia nell’ufficio del Presidente di Municipio dovrebbe essere un valore aggiunto, non una cosa soggetta alla ‘concessione’ di un permesso”.

Da tempo, aggiunge il Presidente del Municipio 4, “chiedo all’assessore di far cadere il ‘muro’ fra PL e Municipi e dare piena attuazione a quanto prevede il Regolamento dei Municipi.  Personalmente – sottolinea  Bassi – avendo stima delle donne e degli uomini in divisa, e ritenendo essenziale il loro lavoro per la nostra città, reputo che non voler agevolare un più facile e fattivo dialogo e un’operatività più snella, rappresenti davvero un danno grave per tutta la nostra comunità”.

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