Era il 20 ottobre 1944, quel giorno. Un giorno che ripeteva il tempo nei gesti, pieno di sole. «Quella mattina in classe avevamo fatto esercizio di calligrafia, una pagina di “D” maiuscole: mi erano venute davvero bene e avevo fatto così presto che la maestra mandò proprio me in segreteria a chiedere se quello che avevamo appena sentito fosse il piccolo allarme, oppure il grande. Comunque erano le 11.20, le lezioni erano quasi finite, tutti si prepararono», così confidava una testimone che da viale Monza vide sganciare le bombe sulla scuola elementare Francesco Crispi di Gorla, a pochi passi da Ponte Vecchio sul Naviglio Martesana. Furono quasi 80 tonnellate di esplosivo che, fatalmente, centrò il vano scale della scuola elementare “Francesco Crispi”, proprio mentre bambini e personale scolastico stavano scendendo per raggiungere il rifugio sotterraneo dell’edificio.
184 bambini, 14 insegnanti, la direttrice della scuola, 4 bidelli e un’assistente sanitaria furono le vittime inconsapevoli. Fiori recisi, spezzati nelle speranze e nei sogni. I84 bimbi che la guerra, l’uomo non hanno conservato per il futuro. E il ricordo fa ancora ombra e dolore per chi rimpiange un affetto, una presenza.
La piazza della scuola, Piazza Redipuglia, oggi si chiama Piazza dei Piccoli Martiri.
Il monumento eretto dalla perseveranza e dalla generosità del quartiere è la custodia e l’ossario dei martiri.
Ogni anno la comunità commemora la strage per non dimenticare, per ricordare che la pace è un bene da conquistare ogni giorno, per rammentare ad una Milano spesso assente che le vittime parlano ancora del loro sacrificio. La cerimonia di due giorni fa è stata commovente e sentita alla presenza del Sindaco e del sottosegretario regionale Rizzi “Vogliamo stringerci intorno a questa comunità e alla città di Milano nel ricordo di quel giorno tragico. L’impegno delle istituzioni deve poter garantire alle nuove generazioni che giorni come il 20 ottobre del 1944 non accadano mai più”.

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano