Una convocazione più che un convegno a cui parteciperanno anche le prime linee del partito come Giovanni Toti, o personaggi di primo piano come Guido Crosetto. Ecco la lettera di presentazione dell’europarlamentare Stefano Maullu del convegno che si terrà al Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61 sabato 27.
Cari amici,
in questi giorni molti mi stanno chiamando per chiedermi cosa significhi ITALIAVANTI, specie dopo l’intervista apparsa su “Libero” di qualche giorno fa nella quale esprimevo opinioni critiche su Forza Italia, affermando che “Se noi di Forza Italia continuiamo a tifare spread, se diventiamo quelli dell’Europa dei vincoli e dei trattati, finiremo schiacciati sulla politica del PD. E alla fine la gente sceglierà l’originale, non noi”.
ITALIAVANTI è un appuntamento per sabato 27 ottobre a Palazzo delle Stelline di Milano, organizzato per incontrarsi e parlare di Italia, di Forza Italia e di quale politica serva per tornare ad affermare il ruolo e il peso dell’Italia in Europa. Sono temi più attuali che mai, a maggior ragione dopo che la Commissione Europea ha bocciato la manovra del Governo e ha fatto campagna elettorale sulla pelle degli Italiani a colpi di dichiarazioni e di spread, lo stesso sistema usato nel 2011 contro il Governo Berlusconi. Nulla di nuovo quindi. Credo che questo sia uno dei motivi per cui mi chiamano in tanti e non capiscono perché noi di Forza Italia, dopo aver denunciato per anni lo spread come un imbroglio, oggi lo usiamo quasi come uno strumento di tutela del Paese. Incredibile! Non capiscono, e io con loro, perché dopo aver sempre detto che l’Europa doveva cambiare e che l’asse franco-tedesco penalizzava l’Italia, adesso Forza Italia si schieri proprio con Juncker e Moscovici, gli stessi che ci vogliono indebolire. Una follia!
Come non ritrovarsi a riflettere allora su questa Europa e su Forza Italia in preda ormai alla classica “sindrome di Stoccolma” per cui, con disarmante incoerenza, sembra entusiasmarsi per le stesse cose con cui è stata colpita duramente pochi anni fa? Un partito chiuso in se stesso, incapace anche di discutere e analizzare ciò che è accaduto di recente a Bolzano, dove il risultato è stato umiliante. Ma – mi chiedo – ci si poteva aspettare qualcosa di diverso da un partito consegnato per 15 anni alle stesse persone, senza alcun ricambio e senza alcun criterio meritocratico e di rappresentanza che lo animi? Può avere ancora un futuro un partito che ad ogni appuntamento elettorale non trova di meglio che penalizzare sempre chi si impegna e lavora?
Domande legittime alla vigilia dell’uragano di maggio ampiamente annunciato da tutti i “bollettini del mare” amministrativi e regionali, accompagnati da un disagio sociale profondo del Paese, che certamente senza puntuali proposte non trova le giuste soluzioni nell’opposizione pura e semplice a questa manovra.
Dire tutto questo può apparire come un delitto di lesa maestà, perché la classe dirigente a parte qualche rara, rarissima eccezione, fa finta di nulla, anzi preferisce demonizzare chi invece evidenzia queste incoerenze, chi dice molto semplicemente che “il re è nudo”, come nella famosa fiaba di Andersen. Ma io credo sia giusto farlo, per rispetto ai miei 24 anni vissuti in Forza Italia e ai tanti che mi hanno aiutato e seguito in questa straordinaria esperienza, proprio perché ad essere cambiato non sono io, bensì – mi pare – Forza Italia.
Quindi, trasparente come un bambino di fronte alla verità, mi sento ancora una volta di dire ad alta voce: “Il re è nudo!”.
Stefano Maullu
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