Inter, la via è tracciata.

Se l’autostima e la fiducia nerazzurra avrebbero potuto essere in qualche modo intaccate dalla severa lezione ricevuta al Camp Nou nell’ultima notte europea, la vittoria di ieri sera all’Olimpico contro la Lazio ha definitivamente spazzato ogni dubbio in merito.

Per come è stata ottenuta, è indubbiamente la più convincente e autoritaria di questo inizio di stagione.

Ricordando che anche il Real Madrid di Modric (beato lui che quest’estate aveva capito tutto) è stato schiaffeggiato dal Barcellona (e in maniera ben peggiore di quanto accaduto all’Inter), è giusto rimarcare che una squadra matura, in ogni caso, si riconosce anche dalla capacità di assorbire una sconfitta incassata contro un avversario oggettivamente superiore (Barcellona), traendo spunti di crescita utili a fortificare la propria personalità, facendo anche tesoro degli errori commessi al fine di crescere di livello.

Questo è l’incipit per realizzare il tanto acclamato salto di qualità, auspicato da l’intero ambiente nerazzurro, e ieri sera sono arrivati segnali decisamente incoraggianti, sotto questo profilo.

Nell’ insolito posticipo del lunedì – rimasto a lungo in forse a causa del maltempo che ha flagellato la capitale e l’intera penisola – Spalletti opera una scelta azzardata rispolverando Joao Mario in posizione di mezzala, ed escludendo nuovamente De Vrji dall’undici titolare in luogo di Miranda, schierato in coppia con Skriniar al centro della difesa.

Sono scelte coraggiose, che avrebbero potuto anche non pagare e rivelarsi controproducenti in primis per l’allenatore, che grazie invece alla vittoria ottenuta sul campo di una diretta avversaria per la Champions, ne esce ulteriormente fortificato e con rinnovati attestati di stima da parte della critica.

Dopo il recupero di Brozovic, è dunque ora in atto quello di Joao Mario, giocatore che potrebbe rivelarsi sicuramente utile alla causa nerazzurra.

L’inizio di gara è brillante per entrambe le compagini, che si affrontano a viso aperto, poi dopo che l’Inter ha fallito di un soffio il vantaggio con Icardi, la zampata di Maurito in area di rigore ha indirizzato la partita.

Vecino ha poi avuto due buone occasioni per arrotondare il punteggio e Brozovic in chiusura della prima frazione di gioco ha raddoppiato dalla distanza con un preciso fendente, suggellando indubbiamente il miglior primo tempo stagionale dell’Inter.

Nel secondo tempo, dopo le fiammate iniziali della Lazio nel tentativo di riaprire la partita, l’Inter ha nuovamente preso il comando delle operazioni, andando a bersaglio ancora con Icardi, che di fatto ha chiuso i giochi della serata.

Il finale generoso dei padroni di casa non ha comunque prodotto grattacapi per Handanovic e compagni, l’inter ha gestito la gara in maniera ottimale senza correre eccessivi rischi, e al termine della partita, anche Simone Inzaghi nell’intervista ammetterà la superiorità degli avversari.

Tanto rispetto per questo allenatore e per la sua onestà intellettuale, cosa non proprio di tutti i giorni nel calcio di oggi.

Ottima Inter dunque, squadra sempre molto corta tra i reparti, difesa solida, centrocampo di qualità e giro palla brillante con geometrie precise ed efficaci. Questa squadra ha oggi l’idea di comandare il gioco e la partita a prescindere dall’avversario che ha di fronte, e questa attitudine è la risultante di un progetto tecnico preciso, derivante da una nuova proprietà giovane e competente, che oltre agli ovvi obiettivi economici legati all’incremento del fatturato, ha finalmente chiaro come si gettano le basi per crescere sportivamente e tentare di raggiungere lo status di grande squadra.

L’obiettivo in campionato è il secondo posto, quello in Champions è di ben figurare facendo più strada possibile, e se la squadra manterrà questo atteggiamento e livello di concentrazione, le premesse per raggiungerli ci sono, è giusto non porsi limiti a priori.

Sabato pomeriggio a S.Siro arriva il Genoa, occorre proseguire sulla retta via.

Avanti Inter.

Diego Stroppa