La patrimoniale sovranista vi aspetta. Preparatevi.

Attualità

“Oggi il debito è molto più alto di allora ma lo spread è minimo. Basterebbe ciò per capire che il debito non è il problema. Lo si volesse “abbattere” cospicuamente basterebbe pretendere che la Bce cancelli i titoli di stato che ha ricomprato nelle operazioni di quantitative easing. Con un semplice gesto e senza danni per nessuno si ridurrebbe il debito dell’eurozona di circa 2200 miliardi con una quota parte italiana di circa 250 miliardi.”. Ipse Dixit Borghi Aquilani.

Tutto molto romantico, ma stampare dal nulla 2200 miliardi di euro svaluterebbe l’euro a morte. La svalutazione è una tassa sui poveri, perché colpisce dipendenti con stipendi bassi e pensionati. Le tasse sui poveri non sono popolari. Soprattutto quando i poveri Tedeschi le pagano al posto dei Borghi Italiani. Perché cito questo? Perché in Germania si stanno stufando di tre cose: della nostra voglia di fare debito, delle nostre trovate geniali in cui loro pagano il conto per noi e delle vanterie sui risparmi degli Italiani. Quali vanterie? Queste:

“Non è un’opinione, stanno lì 4.168 miliardi. Una massa di miliardi che fa dell’Italia uno dei paesi al mondo dove in proporzione le famiglie hanno tra i maggiori accumuli di ricchezza.Gli Usa, ad esempio, se la sognano una pari quota di risparmio privato. Non è un’opinione, sono numeri”. Il Blitz Quotidiano.

I numeri non sono un’opinione. I Tedeschi hanno finto di non sentire per due anni questa infame idiozia per cui i miei risparmi, per qualche miracoloso motivo, dovrebbero coprire le geniali trovate economiche di Savona. Perchè sapevano che era immorale crederci. Un passo indietro: nella pratica cosa vuol dire accostare i risparmi dei privati al debito pubblico? Dire che se va tutto male, il fallimento dello stato lo paghiamo pro quota tutti. Tutti. Quelli che producono. Quelli che hanno risparmiato. L’Italia migliore. Poi, arrivati all’alba della manovra del popolo, si devono essere vagamente alterati ed hanno spiegato, con pazienza Teutonica cosa comporterebbe questa cosa:

“Un fondo “salva-Stato” tutto italiano, finanziato con il risparmio degli italiani attraverso speciali titoli di Stato di solidarietà sottoscritti forzatamente dai risparmiatori nella misura del 20% del proprio patrimonio netto: così l’Italia, attingendo alla ricchezza degli italiani, può risolvere il problema dell’elevato debito pubblico ed abbassare lo spread senza aiuti esterni, senza ricorrere all’Esm (European stability mechanism) e «senza chiedere l’intervento dei contribuenti europei» o della Bce.” Il Sole 24 Ore.

Visco lancia l’allarme patrimoniale. Ma è una cosa che ci siamo voluti e costruiti noi. Potevamo vendere gli asset in attivo e chiudere quelli in passivo. Potevamo rendere efficiente il paese ed attrarre capitali. Tagliare le atsse a chi produce ed i servizi a chi non lo fa. No. Abbiamo dovuto ascoltare le astronomiche idiozie di una manica di scappati di casa. E dico di casa solo per colpa di Basaglia, perché questo dovevano stare in luoghi protetti. Adesso, signori, è ora di aprire il portafoglio. E vedersi tramutare soldi buoni in titoli di stato. Di uno stato che pensa che il debito pubblico (tra cui il 20% dei vostri soldi) non esista o non sia un problema.

A ben pensarci, forse, non è nemmeno così sbagliato. Forse sarà la buona volta che la gente smetterà di votare di cuore e di pancia, ed inizierà seriamente a votare col portafoglio.

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