È sulle scelte concrete, sullo sviluppo del Paese e delle sue infrastrutture che il governo si sta dividendo. Mentre la manovra economica – fatta di mance elettorali, provvedimenti a debito e scontri con l’Unione Europea – è entrata nel porto delle nebbie, il Paese reale risponde in modo composto ma fermo alla minaccia di fermare le grandi opere destinate a rilanciare l’economia dei territori.
Non serve aspettare un’analisi costi-benefici per capire che fermare la TAV significa perdere cantieri, posti di lavoro e isolare l’Italia dall’Europa. Non a caso, la reazione degli imprenditori del Nord Ovest e dei sindacati non si è fatta attendere. Noi, come Forza Italia, abbiamo deciso di stare dalla parte degli industriali e dei lavoratori lombardi, piemontesi e liguri che dicono sì alla Torino-Lione. Stiamo con chi difende lo sviluppo e le infrastrutture, perché il nostro Paese ne ha bisogno, e con chi sostiene grandi opere come la Pedemontana o il Terzo Valico.
Anche in Aula a Montecitorio abbiamo ribadito con chiarezza il nostro punto di vista e abbiamo scelto di firmare la petizione “Sì Tav” sottoscritta da Bartolomeo Giachino, Francesco Forte, Alessio Cotroneo, Gian Marco Moschella, Franca Marotta e altri esponenti della società civile piemontese.
“Il nostro Paese a dieci anni dall’inizio della crisi non ha ancora recuperato i livelli economici e di benessere di prima. Mentre l’economia mondiale cresce, l’Italia arranca” – si legge, tra l’altro, nel documento – “Per essere collegati al mercato mondiale occorre avere una rete di trasporti collegata meglio con l’Europa e con il mondo. Completare la Tav oggi sarebbe molto più importante rispetto a trent’anni fa, perché metterebbe Torino e il Nord Italia dentro una rete che parte dal Sud della Spagna e va sino in Cina. Se il Ministro Toninelli ritiene strategico il tunnel del Brennero che costa oltre 8 miliardi, bisogna considerare strategica anche la Torino-Lione, che all’Italia costa meno di 3 miliardi”.
Inoltre, fermare la Tav ci costerebbe molto più che terminarla perché – come ha precisato anche il Commissario Tav Foietta – ci sarebbero chilometri di gallerie da ripristinare. Noi siamo convinti che la realizzazione della Tav possa dare un contributo economico e occupazionale importante all’economia, aumentando anche la nostra capacità di attrazione soprattutto in termini di turismo e investimenti esteri.
Su questo terreno ci aspettiamo che la Lega stia dalla nostra parte, stia con Forza Italia: facciano prevalere una cultura improntata alla crescita e allo sviluppo sulla politica del “no” dei 5 Stelle. Perché l’economia del Paese è un bene di tutti e, se Di Maio e soci non lo capiscono, vorrà dire che è arrivato il momento di chiudere questa infelice esperienza di governo.
Per sottoscrivere l’appello Si Tav clicca qui: Firma la PETIZIONE
Mariastella Gelmini
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Sono d’accordo che è necessario avere la TAV
Non ne possiamo più di questi NO TAV vogliamo finire queste opere cominciate e dare lavoro e sviluppo ?
È ora di finirla con tutti questi NO NO NO NO a tutto.
Siete degli incapaci
BASTA BASTA BASTA BASTA
ADESSO É ORA DI CAMBIARE ROTTA E TIRARSI SU LE MANICHE E PENSARE IN POSITIVO!!!
SI TAV SI TAV SI TAV.
Sì sono d’accordo che TAV è importante è necessario
Voglio la TAV è importante per la crescita dell’Italia
Il Piemonte non puo fermarsi x degli incompetenti al governo!!! Abbiamo bisogno di lavoro scambio di studenti nel mondo studi di ricerca nella medicina e tantissime altre cose !!!!!! Aiutateci a nn restare indietro il mondo è già avanti!!!!!
Per il progresso del futuro
CAVOUR e TONINELLI Era il 1860 ,con spirito e visione lungimiranti , il conte Cavour diede ordine di costruire
il traforo del Frejus ,di quello che per più di un secolo sarà la finestra aperta sulla Francia ,
con scambio di merci e trasporto passeggeri.
Era ai suoi tempi un’opera estremamente ardita che attirò anche critiche ma che fù
necessaria e fondamentale per il trasporto.
Un’opera che adesso mostra però tutti i segni del tempo ,non più adatta al trasporto
veloce e sicuro di merci e passeggeri.
Sorge allora la necessità di un infrastruttura più moderna : la TAV ; sarà sicuramente
un investimento coraggioso ma che guarda lontano ,magari non sfruttata del tutto
nei primi tempi ,come lo fù anche il traforo del Frejus all’inizio ,il che dimostra però come sia
un’opera avanti coi tempi e nata non già vecchia.
Ma a tutto questo si oppone la visione miope e ristretta del ministro Toninelli ,cosi’
lontana dalla lungimirante visione del conte Cavour.
Quanto avremmo bisogno oggi di persone che ci guidino in scelte coraggiose e fondamentali.
Cavanna Giuseppe Parma
Ci tarpano le ali.vogliamo essere liberi di volare ma non solo in una gabbia! Si TAV. ii
Si TAV ,diamo sviluppo al futuro , diamo un calcio a questa miopia del sig. Toninelli.