Al Pime 7 spettacoli d’autore per riscoprire la fede

Cultura e spettacolo

Matteo di nascita del primo «Seminario Lombardo per le Missioni Estere» risale al 10 dicembre 1850. Le iniziative missionarie in Italia all’epoca erano numerose ma mancava una realtà non legata a un qualche ordine religioso e quel Seminario voleva dare la possibilità a tutti i preti di scegliere una vita da missionario senza dover entrare in una congregazione. Nel 1871 un Seminario per le Missioni estere apre anche a Roma, finché le due istituzioni nel 1926 si fondono e formano il PIME, Centro Missionario di preti e di laici “che dedicano la loro vita all’annuncio del Vangelo e alla promozione umana presso altri popoli e culture” (www.pimemilano.com).  

Oggi, nonostante i suoi 92 anni, il PIME a Milano è vivacissimo e pronto a intraprendere con coraggio e generosità sempre nuove strade per annunciare il Vangelo ovunque la Buona Novella non sia ancora stata portata o è stata dimenticata.

Debutta così a Milano a Novembre 2018 la prima stagione teatrale firmata interamente dal PIME, 7 spettacoli selezionati con cura dal Direttore artistico Andrea

 

Zaniboni, offerti con ingresso libero e cuore appassionato “per spalancare a ciascuno altri mondi e modi possibili per accettare la sfida di vivere; le “Emissioni teatrali”, titolo del cartellone, sono proposte come antidoto alle emissioni spesso nocive, inquinanti, pericolose e tendenzialmente negative del nostro tempo malato. La scommessa è che Gesù sia scoperto o riscoperto con gioia e stupore grazie all’esperienza estetica ed artistica, dove le cose possono assumere significati molto diversi, proprio come nella vita spirituale”.

L’arte come antidoto all’apatia e all’indifferenza.

L’arte che parla alle viscere e non solo alla testa.

L’arte che ci aiuta a orientarci nella complessità della realtà, a rimetterci in cammino, a interrogare più in profondità il mistero della nostra e altrui vita.

L’arte come lavoro su di sé, cambiamento, metamorfosi, conversione all’umano e, laddove si riesce, al divino.

L’arte come fede che parla (e ascolta).

Zaniboni, responsabile della Promozione al PIME, autore di numerosi spettacoli teatrali, racconti, fiabe e canzoni rivolti al mondo giovanile e collaboratore  di EquiVoci Musicali per la produzione e ideazione di concerti, spettacoli ed eventi che utilizzano sul palco diversi linguaggi, spiega così il ‘suo’ cartellone:

“Il programma si dipana come un viaggio interiore. Si parte a Novembre con Margherita Antonelli, la Sofia di Zelig, che porta in scena la vita di Gesù con uno sguardo commosso tutto femminile, umoristico e allo stesso tempo toccante e poetico. In questa chiave la storia del Cristo può conquistare chi non la conosce e scuotere  l’attenzione di chi sembra averci fatto l’abitudine; senz’altro accende di sorrisi e tenerezza gli innamorati di Gesù. Una serata davvero adatta a ogni età.

Vivere il Vangelo dà una grande gioia, ecco allora l’esigenza di gridarlo a tutti con il Gospel: a Dicembre ospiteremo i 50 artisti del coro Monday Gospel, per riscoprire la forza travolgente della speranza nelle popolazioni africane ridotte in schiavitù.

E dopo il canto che libera, a Gennaio la musica che salva: l’incredibile esperienza di Alice Herz-Sommer, pianista ebrea sopravvissuta all’orrore dei lager nazisti, grazie alla sua arte, una testimonianza di luce nella notte del genere umano.

A Febbraio la musica che unisce: ascolteremo il coro multietnico Elikya che non è solo un’esperienza musicale ma soprattutto un laboratorio culturale e sociale composto da persone di nazionalità, religione e provenienze molto diverse, che si ritrovano a fare unità semplicemente intorno a uno spartito.

A Marzo, il nuovo musical de La Mangrovia, la compagnia teatrale dei giovani PIME che al rientro in Italia dopo un soggiorno missionario all’estero, si rivolgono ad altri giovani per raccontare frammenti di umanità attraverso la recitazione e il teatro, sostenendo alcuni progetti solidali nel mondo.

Ad Aprile, teatro d’impegno sociale e civile: un viaggio in Amazzonia, con musica e parole, nella culla della biodiversità ma anche terra di contrasti, di sfruttamento indiscriminato dell’ambiente e delle popolazioni native, nonché luogo di martirio per molti. Lo spettacolo racconta la vita di numerosi testimoni di speranza e sostiene vari progetti dei nostri missionari impegnati da 70 anni in quelle terre.

L’ultimo appuntamento di Maggio, è un omaggio alla bellezza. All’interno della splendida cornice del Museo Popoli e Culture del Centro Pime di Milano, luogo che già di per sé promuove da oltre cent’anni una cultura dell’incontro, dello scambio e della convivialità delle differenze, ascolteremo le partiture di missionari musicisti che nel corso del Sei e Settecento utilizzarono anche il pentagramma all’interno della loro opera pastorale stupendo imperatori e gente comune e costruendo così le basi di una relazione di amicizia e reciproca fiducia”.

 

  • Questo il cartellone teatrale PIME, ricco, comunicativo, intrigante e variegato, che vedrà sul palco, oltre alla già citata Margherita Antonelli, artisti di altissimo profilo tra i quali la pianista Alice Baccalini, l’attrice Elda Oliveri, i musicisti Adalberto Ferrari e Nadio Marenco, il mezzosoprano Rachel O’Brien e i maestri Raymond Bahati e Tiziano Cogliati.

 

      1. Le storie sono ispirate al sogno dei missionari del PIME, “messi in circolo” dalla fede, mossi da un sguardo contemplativo e pratico allo stesso tempo, commossi dall’umanità che incontrano, feriti dalle ingiustizie che vedono e subiscono ogni giorno, fiduciosi di poter annunciare una speranza per se stessi e per gli altri.

 

  • “Noi vorremmo condividere questa missione sul palco –  conclude Zaniboni-.

 

Lo faremo cantando, recitando, suonando, raccontando testimonianze, visioni, poesie. I primi destinatari di questa proposta siamo noi che l’abbiamo ideata e ci auguriamo di condividerla con tanti altri al Centro PIME di Milano”.

Andrea Zaniboni

Milanese, Laureatosi in Scienze della Formazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha contemporaneamente approfondito lo studio del canto lirico sotto la guida del M° Michele Bandi  e della M° Adelisa Tabiadon alla Scuola Internazionale di musica di Milano.

Dal 1999 collabora con il Centro Pime di Milano prima come responsabile dell’Ufficio Educazione Mondialità, curando la realizzazione di percorsi educativi che raggiungono ogni anno migliaia di giovani, e dal 2016 è responsabile dell’Ufficio Promozione dove progetta eventi culturali per far conoscere le attività e le esperienze dei missionari nel mondo. E’ autore di numerosi spettacoli teatrali, racconti, fiabe e canzoni rivolti al

mondo giovanile. Dal 2005 collabora stabilmente con la direzione artistica di EquiVoci Musicali nella produzione e ideazione di concerti, spettacoli ed eventi che utilizzano sul palco diversi linguaggi.

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